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Covid 19

Cibo a domicilio, D’Auria (Mondo Pizza): “Contenitori a chiusura ermetica e ionizzatori”

Il maestro pizzaiolo, Luigi D’Auria, titolare di Mondo Pizza al Vomero, a Fanpage.it: “La crisi del Coronavirus per noi pizzaioli più dura, perché in Campania non abbiamo potuto fare le consegne a domicilio. Da lunedì ripariamo. Le novità? Pizzaioli e rider con la mascherina. I contenitori delle pizze saranno a chiusura ermetica. Mentre per sanificare i banconi delle pizze useremo nuove macchine ionizzanti”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“La crisi del Coronavirus? L'abbiamo sentita tutti, ma per noi pizzaioli, chiusi da 2 mesi, è stata più dura, perché in Campania non abbiamo potuto fare neanche le consegne a domicilio. Da lunedì siamo pronti per ripartire. Prenderemo tutti gli accorgimenti. I pizzaioli avranno la mascherina, anche se non sarà facile lavorare vicino al forno così, soprattutto col caldo estivo. Anche i rider delle consegne indosseranno tutti i dispositivi. I contenitori delle pizze saranno di tipo nuovo, a chiusura ermetica, per garantire la massima sicurezza. Mentre per sanificare i banconi delle pizze abbiamo preso nuove macchine ionizzanti”.

Non ha dubbi il maestro pizzaiolo Luigi D'Auria, titolare di Mondo Pizza al Vomero, che precisa: “Da lunedì partiremo con le consegne a domicilio, ma la pizzeria, è bene chiarire, resterà chiusa al pubblico, perché è ancora vietato”. Per questo, insomma, per gustare i prodotti saporiti, i clienti dovranno telefonare o prenotare online. Sarà inutile, oltre che vietato, andare di persona al locale.

Come state affrontando la crisi per il Coronavirus?

“Purtroppo avremmo sperato in un maggiore aiuto delle istituzioni. Dallo Stato italiano finora non è arrivato nulla di quanto promesso. Né i soldi della cassa integrazione per i dipendenti, né i 600 euro per le Partite Iva. Mentre il prestito da 25mila euro per le imprese sembra una beffa, perché ci sono interessi da pagare e tempi lunghi. Come imprenditore, mi sono assunto l'onere di stare vicino ai miei dipendenti, altrimenti non potevano fare nemmeno la spesa in questi giorni”.

Da lunedì, dopo quasi due mesi, ripartono le consegne delle pizze a domicilio?

“Ci stiamo organizzando. Negli scorsi giorni era circolata già la voce di una riapertura per il 20 aprile, poi è stato un falso allarme. Noi, comunque, ci siamo subito attivati per la ripartenza che sarà limitata solo al servizio a domicilio. È importante che l'economia torni a circolare per tutti. Anche se all'inizio non ci sarà un flusso continuo. Ma almeno è un principio di ripresa. Molti hanno voglia di normalità, di tornare a mangiare la pizza o un dolce”.

Prenderete degli accorgimenti per le consegne a domicilio?

“Certo, ci stiamo già lavorando da tempo, dopo esserci confrontati anche con altri ristoratori. Useremo tutte le precauzioni previste a tutela della salute. Vanno approfonditi ancora dei dettagli sulla normativa. Ma i pizzaioli credo che dovranno indossare le mascherine. Non sarà facile, soprattutto d'estate, ma lo faremo. Anche i rider dovranno essere forniti di materiale specifico”.

Cosa cambierà nel delivery?

“I contenitori per le pizze avranno la chiusura ermetica, saranno completamente sigillati, per garantire la salubrità delle pietanze e la massima igiene al cliente. Ci saranno delle modifiche al confezionamento per il trasporto e la consegna”.

Avete già preso accordi con le aziende di packaging?

“I nostri fornitori tradizionali ci stanno supportando e ci forniranno il materiale adatto. Mentre per la pulizia delle superfici del locale, come i banconi dove vengono impastate e infornate le pizze, ci sarà una sanificazione continua. Useremo delle macchine nuove ionizzanti che disinfettano i locali da lavoro”.

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