Qualche tempo fa i sindacati della Polizia di Stato lamentavano la presenza di una sola volante per controllare un vasto territorio, dal Giuglianese alle porte di Caserta. Beh, i poliziotti e i carabinieri oggi si renderanno conto chiaramente – e con loro tutta la cittadinanza di Mondragone, Caserta, Campania – che le forze dell'ordine ci sono, ma quando vengono compulsate e richieste. Ad esempio oggi, 3 luglio, quando un ex ministro dell'Interno vuole ostinatamente tornare nel luogo in cui, una manciata di ore prima, aveva subito una cocente contestazione.
A Matteo Salvini Mondragone è rimasta in gola come un pezzo di mozzarella di bufala troppo grosso e così ha preparato il ritorno sul luogo del fattaccio pochi giorni dopo l'ammuina e le contestazioni (il leader della Lega Nord incassò anche la sorprendente solidarietà di Matteo Renzi). Le fotografie mostrano decine di auto dei Carabinieri, cellulari e volanti della Polizia, auto della Polizia Municipale di Mondragone. Parliamo di almeno 50 agenti e militari schierati per cosa? Per un comizio in campagna elettorale per le Regionali in Campania? La Prefettura di Caserta non poteva consigliare al senatore della Lega Nord un giorno diverso e una posizione diversa, per far sbollire gli animi, garantire il diritto al comizio elettorale e al tempo stesso non blindare vergognosamente una città? Mondragone è terra di camorra: non molti anni fa ricordiamo fra i tanti il sacrificio di Federico Del Prete, l'ambulante eroe che fu ucciso per essersi opposto al racket contro le bancarelle : aveva denunciato alla squadra mobile di Caserta che a Mondragone i commercianti pagavano il pizzo al clan La Torre e che a ritirare i soldi era un vigile urbano. Mondragone da tempo immemore lamenta carenze di forza pubblica e di servizi, possibile che invece per Salvini arrivino così tanti agenti?