È pronta a rientrare sul cantiere Unesco di Porta Capuana la ditta “La Spinosa” Costruzioni minacciata dalla camorra che pretendeva il pizzo. Dopo un vertice a Palazzo San Giacomo con il sindaco Luigi de Magistris, tenutosi oggi pomeriggio, i titolari della società molisana hanno ricevuto tutte le rassicurazioni dalle istituzioni e sono pronti a riprendere i lavori già lunedì. Questa mattina, diversi consiglieri comunali si sono recati sul luogo del cantiere per un sopralluogo e per portare la loro vicinanza ai lavoratori.
Tra questi i consiglieri comunali Rosaria Galiero e Mario Coppeto, di Napoli in Comune a Sinistra, accompagnati dal sindacalista della Cgil Giuseppe Meditiero, che hanno incontrato i lavoratori. Sul posto anche il presidente della commissione Infrastrutture, Nino Simeone. Sul cantiere c'erano solo un paio di operai che stavano ultimando la messa in sicurezza prima di lasciare definitivamente l'area. La svolta è arrivata dopo la convocazione in Municipio.
La ditta che opera sul cantiere Unesco da tempo, prima a piazza San Francesco, e adesso a Porta Capuana, ha riferito alla delegazione di essere stata già vittima di un episodio di minacce lo scorso anno. Mentre altri due episodi di intimidazione sarebbero invece avvenuti negli ultimi giorni, a distanza ravvicinata. Tutti gli episodi sono stati denunciati regolarmente alle autorità.
A seguito delle minacce, la società mercoledì pomeriggio, ha deciso di lasciare il cantiere, portando via le macchine da lavoro. Alla delegazione comunale, la ditta ha spiegato però che non si è trattato di un'azione dettata dalla paura, ma che l'unico scopo era quello di proteggere i propri operai. Bene la presenza delle forze dell'ordine, ma quello che hanno chiesto i lavoratori è la vicinanza soprattutto delle istituzioni. Il cantiere da stamattina era vigilato da numerosi agenti della Polizia Locale. Mentre a distanza di pochi metri si trova anche il presidio della Polizia di Stato. I lavoratori si sono sentiti confortati dalla presenza delle forze dell'ordine, ma hanno chiesto anche la presenza sul cantiere delle istituzioni, come il sindaco, il prefetto, il questore e gli assessori. «Siamo vicini ai lavoratori, bisogna reagire – afferma Mario Coppeto – è intollerabile che un cantiere possa chiudere per minacce». «La cosa che fa ancora più male – spiega Rosaria Galiero – è che questo episodio avviene a pochi giorni dal ferimento della piccola Noemi e nella giornata della ricorrenza di Peppino Impastato. È un ulteriore schiaffo alla città».
Martedì prossimo, alle ore 12, è stata convocata una riunione della commissione Urbanistica per approfondire la vicenda. Intanto, le opposizioni in consiglio comunale in un comunicato congiunto chiedono un incontro al prefetto Carmela Pagano: «Non possiamo darla vinta alla camorra, non possiamo permetterci che imprenditori sani ed onesti siano costretti ad abbandonare Napoli, perché vittime di pressioni ed estorsioni. Come forze di opposizione in Consiglio comunale abbiamo già chiesto un incontro urgente al Prefetto di Napoli per valutare le azioni da intraprendere». A firmare la nota i capigruppo e i consiglieri Matteo Brambilla (M5s), Aniello Esposito (PD), Salvatore Guangi (Fi), David Lebro (La Città), Salvatore Madonna (PD), Marta Matano (M5s), Vincenzo Moretto (Prima Napoli), Domenico Palmieri (Napoli Popolare), Alessia Quaglietta (PD), Gaetano Troncone (Gruppo Misto), Anna Ulleto (Gruppo Misto) e Diego Venanzoni (PD). «Abbiamo provato – prosegue la nota – a chiedere risposte all’Assessore Clemente stamani in Commissione, che pure ha la delega alla polizia municipale e alla sicurezza urbana, ma la sua reazione è stata a dir poco imbarazzante. L’Assessore alle Infrastrutture Calabrese, raggiunto telefonicamente, addirittura non ne sapeva niente. Vorremmo sapere l’opinione del sindaco de Magistris, se non è troppo impegnato, come qualche giorno fa, in qualche passerella sul vicino cantiere di piazza Garibaldi, contiguo a quello Unesco in questione e capire come ha intenzione di reagire».
Ma a cosa servono i lavori a Porta Capuana. Il cantiere rientra tra gli interventi del Grande Progetto Unesco Lotto II strade per riqualificare il centro storico e prevede il ripristino dell’antico basolato napoletano per la pavimentazione. Il 14 dicembre scorso era terminata la prima tranche dei lavori, che aveva interessato piazza San Francesco, oltre al pavè dove sono state installati le panchine e i paletti dissuasori, i cassonetti interrati dei rifiuti e sono state piantati nuovi alberi.