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Pozzuoli blindata a Pasqua e Lunedì in Albis: vietato entrare o uscire. Multe fino a 3mila euro

A Pozzuoli la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta è vietato entrare e uscire dalla città. Il sindaco Vincenzo Figliolia ha emanato l’ordinanza sindacale che prevede il blocco degli ingressi per scongiurare la tentazione di gite o viaggi alle seconde case ed evitare una ripresa del contagio. Multe da 400 a 3mila euro per chi trasgredisce. Sono esclusi solo i motivi urgenti di spostamento.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Pozzuoli blindata a Pasqua e Pasquetta per il Coronavirus. Il sindaco Vincenzo Figliolia vieta con ordinanza qualsiasi transito in entrata e uscita dalla città dei veicoli pubblici e privati, dalle ore 6 alle ore 23, per le giornate di domenica, 12 aprile 2020, giorno di Pasqua, e lunedì 13 aprile 2020, Lunedì in Albis. Sono esclusi solo i viaggi per motivi di salute, per eccezionali esigenze lavorative e per il cosiddetto stato di necessità straordinario e urgente, che dovranno essere ad ogni modo testimoniati tramite un'autocertificazione che si dovrà consegnare alle forze dell'ordine in caso di controllo, con assunzione di responsabilità penale da parte del dichiarante. Multe fino a 3mila euro per chi viola l'ordinanza.

Niente gite, tutti dovranno restare a casa

L'ordinanza sindacale è stata decisa per scongiurare tentazioni di gite fuori porta o viaggi verso le seconde case da parte degli abitanti, complice anche il beltempo previsto per il prossimo weekend. A Pozzuoli, peraltro, a Pasqua e Pasquetta il sindaco Vincenzo Figliolia ha chiuso gli esercizi commerciali, oltre agli uffici pubblici che sono già off-limits. L'ordinanza è stata dettata dalla preoccupazione che le vacanze pasquali e le giornate di sole potrebbero “indurre la popolazione ad allentare il rigore nell'osservanza delle misure di contenimento, vanificando con ciò gli sforzi compiuti fino ad oggi”. Inoltre, il sindaco ritiene “necessario dare esecuzione ad ogni ulteriore possibile misura per arginare il rischio, ancora alto, della diffusione del contagio”. Il mancato rispetto degli obblighi imposti dall'ordinanza sarà punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va da 400 a 3mila euro.

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