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Pozzuoli, il Rione Terra veniva sgomberato 50 anni fa per il bradisismo: la città perdeva il suo centro

Il 2 marzo del 1970, esattamente 50 anni, il Rione Terra di Pozzuoli, il centro storico della città flegrea arroccato sul mare, veniva sgomberato a causa del bradisismo. Cinque decenni dopo, l’antico cuore della città è stato parzialmente restituito alla cittadinanza, ma sono ancora tanti gli interventi da fare.
A cura di Valerio Papadia
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Il nome della piazza che sorge alle sue pendici lo ricorda, una data incisa sulla targa e nella memoria di tanti puteolani: 2 marzo 1970. In questo giorno, esattamente 50 anni fa, il Rione Terra, antico centro storico di Pozzuoli – la città fulcro dei Campi Flegrei, in provincia di Napoli – veniva sgomberato a causa del bradisismo, il particolare fenomeno sismico che causa l'innalzamento e l'abbassamento del suolo, dovuto alla presenza del supervulcano, quello dei Campi Flegrei appunto. In due giorni, tremila persone che abitavano il centro antico, il primo insediamento urbano di Pozzuoli, nato in epoca greca, erano costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per una presunta recrudescenza del fenomeno bradisismico: non vi faranno più ritorno; il Rione Terra rimarrà abbandonato per decine di anni, e soltanto di recente la maggior parte degli edifici sono stati restaurati e il quartiere arroccato sulla collinetta che domina il porto e il golfo è tornato accessibile e visitabile, ma non abitabile.

La storia del Rione Terra

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Come detto, il Rione Terra è il primo insediamento urbano conosciuto di Pozzuoli: si ritiene venne edificato intorno al 529 avanti Cristo dagli esuli dell'isola di Samo che fondarono Dicearchia, "il governo dei giusti", nome greco di Pozzuoli. Quando i romani colonizzarono la città e vi fondarono il porto di Puteoli, il più florido prima della costruzione di quello di Ostia, il Rione Terra divenna il cuore pulsante della vita cittadina, e lo è rimasto fino agli anni Sessanta. Poi, lo sgombero e l'abbandono. Fino a metà anni Novanta, quando è cominciata l'opera di ristrutturazione, che dura ancora oggi.

Il Rione Terra oggi

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"‘Ncoppa ‘a Terra" è come i puteolani chiamano il Rione Terra, proprio per la sua posizione. Per quelli della mia generazione che sono cresciuti in città, il Rione Terra significa edifici fatiscenti e diroccati che si stagliano sulla Darsena, con le gru visibili da quasi tutta la città. Negli ultimi anni, la gran parte degli edifici sono stati ristrutturati e il tufo giallo e vivo dei palazzi diroccati ha lasciato il posto al rosso e giallo; nel 2014 il Duomo, che sorge sui resti dell'antico tempio dedicato ad Augusto, fulcro della vita del Rione, è stato restituito alla città, così come Palazzo Migliaresi, sede del Comune e gran parte delle stradine lastricate, ad oggi visitabili. Il centro antico di Pozzuoli, perso per 50 anni, è stato pian piano restituito alla città e alla sua comunità, ma c'è ancora molto da fare affinché il Rione Terra torni a splendere.

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Sono giornalista dal 2010. A Fanpage.it dall'agosto del 2016, scrivo per l'area Napoli, per la quale mi occupo del desk.
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