Pozzuoli chiude tutto fino al 3 maggio dopo il picco di contagi Covid-19 in ospedale
A Pozzuoli, nella provincia di Napoli, sono state prorogate fino al 3 maggio le misure restrittive e di contenimento del Coronavirus che erano già in atto fino al 13 aprile scorso: lo ha deciso il sindaco Vincenzo Figliolia alla luce dei recenti contagi all'ospedale Santa Maria delle Grazie, con decine tra medici, infermieri, operatori sanitari e pazienti risultati positivi al Covid-19. Nella città flegrea, dunque, gli esercizi commerciali che da decreto governativo hanno riaperto i battenti, resteranno aperti a mezzo servizio, ovvero fino alle 14, mentre la domenica saracinesche abbassate per tutti, fatta eccezione per colori che forniscono servizi essenziali, come supermercati e farmacie. Per quanto riguarda i pubblici uffici, invece, questi continueranno ad essere chiusi, eccezion fatta per quelli che forniscono adempimenti di nascita e morte, quelli delle attività di Polizia Municipale e di Protezione Civile. Resta chiuso anche il cimitero comunale di via Luciano, tranne per le operazioni di inumazione di salme e deposito di urna cineraria.
La proroga delle misure restrittive a Pozzuoli è dovuta, come detto, alla delicata situazione che si è verificata all'ospedale cittadino, il Santa Maria delle Grazie, conosciuto come La Schiana. Il contagio esteso all'interno del nosocomio flegreo sarebbe stato diffuso da una paziente che, sottoposta a test rapido, sarebbe risultata negativa al Coronavirus e avrebbe dunque circolato in ospedale liberamente per i controlli del caso, salvo poi risultare positiva al tampone, infettando decine di medici, infermieri e operatori sanitari, nonché altri pazienti. All'ospedale di Pozzuoli, infatti, non c'è la tenda pre-triage che consente di isolare i sospetti casi di Coronavirus dal resto dei pazienti. Dopo il picco di contagi, tamponi a tappeto, circa 400, sono stati effettuati tra il personale e i pazienti del nosocomio.