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Pozzuoli, minacce ed estorsioni ai titolari di un autolavaggio: arrestati tre uomini legati ai clan

Sfruttavano la paura che il loro nome incuteva nei commercianti di Pozzuoli per farsi dare ingenti somme di denaro. Se questi non pagavano passavano ai fatti, intercettando le vittime per strada e minacciandole anche con mazze da baseball. Lo scorso anno però, i titolari di un autolavaggio li hanno denuncianti, mettendo fine al regno di terrore che i tre uomini avevano instaurato nella zona.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Rapina e tentata estorsione con metodo mafioso. Sono queste le accuse con cui tre uomini ritenuti legati al clan  Longobardi/Benedeuce sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri della locale compagnia a Pozzuoli. Due di loro, Fabio Cerrone ed Enrico Gennaro Iovine, si trovavano già in carcere per reati analoghi quando gli sono state notificate le nuove misure. Pasquale Dello Iacolo, invece, è stato arrestato questa mattina e portato nella Casa Circondariale di Napoli Secondigliano. Si tratta di persone vicine ai maggiori elementi di spicco della criminalità organizzata di Napoli: sfruttando la paura dei loro nomi cercavano di estorcere denaro ai commercianti di Pozzuoli. Non solo con le minacce, anche con le percosse: non si facevano problemi a intercettare le loro vittime in mezzo alla strada, usando violenza anche con mazze da baseball. I tre sono stati arrestati dopo la denuncia dei titolari di un autolavaggio, stanchi delle continue vessazioni cui erano sottoposti dai tre, che non solo pretendevano soldi, ma erano violenti e pericolosi.

Pozzuoli, commercianti rapinati e minacciati con mazze da baseball

Le estorsioni sono iniziate a febbraio 2019. I tre hanno iniziato a chiedere ai titolari dell'autolavaggio ingenti somme di denaro, approfittando della paura che incuteva il nome del clan di cui facevano parte. Se i commercianti si rifiutavano di pagare li minacciavano, bloccandoli per strada e usando anche mazze da baseball per ‘far recepire meglio il messaggio'. Stanchi di vivere nella paura e nel terrore di questi soggetti, i proprietari dell'autolavaggio sono andati dai carabinieri e hanno denunciato. Le indagini, durate un anno, hanno prodotto seri indizi a loro carico. Il provvedimento di arresto è stato quindi emesso dal Tribunale di Napoli a seguito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dai carabinieri.

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