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Raffaele, dall’Australia per operarsi a Pozzuoli: esofago ricostruito dal robot chirurgico

Raffaele D’Ambrosio, originario di Marano ma che da anni vive in Australia, è tornato in Italia per sottoporsi ad un intervento di ricostruzione dell’esofago. Operazione perfettamente riuscita, lunedì sarà dimesso. Il 23enne aveva ingerito per errore della soda caustica a Sidney, ma dopo 8 giorni di coma e 2 operazioni è tornato in Italia per l’intervento definitivo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Raffaele D'Ambrosio.
Raffaele D'Ambrosio.

Arriva da Pozzuoli la splendida storia di Raffaele D'Ambrosio, il ventitreenne pizzaiolo originario di Marano di Napoli ma che da tempo viveva in Australia. Raffaele si è sottosto ad un'intervento chirurgico per la ricostruzione dell'esofago all'ospedale Santa Maria delle Grazie: operazione che è perfettamente riuscita, tanto che già lunedì prossimo il giovane sarà dimesso dall'ospedale e potrà tornare a casa, a Marano, in attesa di poter riprendere la via dell'Australia.

La sua storia è iniziata lo scorso 17 luglio, quando per errore aveva ingerito della soda caustica, contenuta in un contenitore per l'acqua a Sidney, in Australia, dove dal 2015 lavora e studia. Portato subito in ospedale, era stato sottoposto a due interventi chirurgici a stomaco ed esofago, oltre a restare otto giorni in coma. Ma per vedere la ricostruzione del suo esofago, è costretto a tornare in Italia, visto che proprio a Pozzuoli, presso l'ospedale Santa Maria delle Grazie, c'è il robot chirurgico "Da Vinci", un'attrezzatura disponibile al momento in pochissime strutture al mondo. E con un lavoro di 7 ore, l'equipe guidata dal professor Felice Pirozzi, è riuscita ad asportare completamente l'esofago e ricostruirlo con una porzione di parete intestinale. Grande soddisfazione per la perfetta riuscita dell'intervento da parte dell'Asl Napoli 2 Nord: "Al giovane Raffaele, venuto dall'Australia a Pozzuoli, facciamo i migliori auguri di una pronta ripresa; il suo ritorno alla vita normale è il miglior riconoscimento per il nostro lavoro​", ha spiegato in una nota il direttore generale Antonio D'Amore.

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