Rapina a Milik, acquisite immagini delle telecamere in strada: e c’è l’ipotesi “trappola”
Proseguono le indagini sulla rapina ad Arkadiusz Milik, l'attaccante polacco del Napoli che nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, al rientro dal match vinto dagli azzurri contro il Liverpool, era stato rapinato del proprio rolex da ventisettemila euro sotto casa sua a Varcaturo. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza nelle strade che da Napoli portano a Varcaturo, frazione di Giugliano, per cercare di risalire allo scooter ed ai due rapinatori, che avevano il volto coperto da caschi integrali.
Sulla vicenda sta indagando la Procura di Napoli Nord, coordinata da Francesco Greco, che ha delegato a sua volta i carabinieri della tenenza di Varcaturo. L'accusa, al momento contro ignoti, è quella di rapina aggravata. Stando alle ricostruzioni effettuate anche grazie al racconto che Milik ha fatto il giorno dopo in caserma ai militari dell'arma, i due rapinatori lo avrebbero atteso all'esterno del viale chiuso da un cancello elettrico, davanti alla villa che si trova a pochi chilometri dal centro di allenamento del Napoli a Castelvolturno.
Una circostanza che lascia spazio all'ipotesi della "trappola": ovvero, che qualcuno davanti allo Stadio San Paolo avesse avvisato i due rapinatori che il calciatore, assieme alla fidanzata, erano in macchina per tornare a casa dopo il match contro il Liverpool. E che quindi la rapina potrebbe essere stata tutt'altro che "casuale" ma bensì "mirata" a colpire proprio l'attaccante polacco del Napoli, che ha consegnato il suo Rolex, modello Daytona Cronograph dal valore di ventisettemila euro, ai due dopo che lo avevano anche minacciato con una pistola. Con modalità, appunto, da "agguato", con tanto di appostamento sotto casa sua.