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Elezioni Regionali Campania 2020

Regionali Campania, Renzi sosterrà De Luca

Matteo Renzi, leader di Iv: “In Campania Iv andrà con il Pd. In Puglia no perché c’è Emiliano”. Si va verso l’accordo per il sostegno alla ricandidatura di Vincenzo De Luca, scelta non scontata considerate le critiche mosse dal governatore all’ex premier sulla riforma fallita del Senato, della Scuola e la legge elettorale. A Napoli in consiglio comunale sono scintille tra Iv e Pd. Il renziano Mundo: “Sono incoerenti”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“A naso dico che in Toscana, Campania e Marche, Iv andrà con il Pd. In Puglia no perché c'è Emiliano, che è il simbolo di un Pd che non ci piace. In Veneto e Liguria stanno discutendo”. Matteo Renzi, leader nazionale di Italia Viva, intervenendo alla trasmissione Agirà, scioglie le riserve sulle prossime elezioni regionali in Campania. Il suo partito correrà assieme ai democratici per la riconferma in Campania del Governatore Vincenzo De Luca. Una scelta non scontata, considerando le critiche che De Luca negli anni scorsi aveva mosso al suo Governo. Tra l'ex premier e il sindaco “sceriffo” una storia di odio e amore. Il governatore non ha risparmiato le frecciate all'ex presidente del Consiglio sulla riforma fallita del Senato, quella della Scuola, nonché al Rosatellum, la legge elettorale del 2017 ideata da Ettore Rosato, attuale coordinatore nazionale di Italia Viva, ma ha anche avuto parole di elogio nel tempo per Matteo. Iv alle prossime regionali sarà della squadra di De Luca. “Ci sono tutte le condizioni perché si arrivi ad un accordo”, ha sottolineato nelle scorse ore Rosato. Mentre le parole di Renzi ad Agorà confermano la linea.

A Napoli scintille tra Iv e Pd sulla sfiducia a De Magistris

Anche le scuderie locali scaldano i motori. A Salerno Italia Viva ha fatto il suo ingresso in consiglio comunale con Donato Pessolano, alla presenza dei coordinatori provinciale Angelica Saggese e Tommaso Pellegrino. A Napoli, invece, scintille tra Iv e Pd sulla sfiducia al sindaco Luigi de Magistris. Nel consiglio comunale di Napoli, la pattuglia dei renziani può contare su tre consiglieri: Carmine Sgambati, Gabriele Mundo e Manuela Mirra.

“C'è incoerenza politica e noi di Italia Viva non ci stiamo: Napoli ha bisogno di altro – spiega Gabriele Mundo – Abbiamo sempre manifestato, in riferimento alla sfiducia al Sindaco di Napoli, De Magistris, la convinzione di completare la sottoscrizione del documento, con le firme dei tre consiglieri comunali del nostro partito. Sulla vicenda bisogna fare un po di chiarezza. Volevamo innanzitutto comprendere le finalità dell'iniziativa portata avanti da Forza Italia e parte del PD, capire se fosse solo una boutade giornalistica oppure di una strategia politica ragionata e riflettuta. Volevamo capire se i proponenti avessero pianificato anche la fase successiva alla sfiducia e cioè il destino della città e dai napoletani. Nel corso del consiglio comunale però, il notaio presente, ha raccolto solo i dati di sette consiglieri e nessuna firma, tanto clamore per nulla. Noi di Italia Viva abbiamo messo in evidenza un elemento importante, ovvero, che la sfiducia provenisse da Forza Italia e PD che solo dieci giorni prima, insieme, hanno votato favorevolmente il bilancio del sindaco della città metropolitana Luigi De Magistris”.

“In secondo luogo – conclude Mundo – gli stessi partiti gestiscono tutt'oggi, ed in caso di scioglimento del consiglio comunale di Napoli, continuerebbero a gestire deleghe importantissime in collaborazione con lo stesso sindaco. Allora per coerenza ci vorrebbero anche le dimissioni dei consiglieri di Forza Italia e del PD in Città Metropolitana, la stessa coerenza vorrebbe seguire una linea politica che valga in tutti gli enti pubblici altrimenti dobbiamo prendere atto che l'unico intento dei promotori della sfiducia è semplicemente quello di riempire le pagine dei quotidiani, fare clamore senza un programmazione seria sui problemi della città acuiti dall'emergenza COVID19. Il gruppo di Italia Viva pur collocato decisamente all'opposizione adotterà sempre una linea politica propositiva e costruttiva, convinto che in questi momenti, la città di Napoli, non ha bisogno di un commissario prefettizio, non ha bisogno di un organo monocratico che gestisca la delicata fase che il mondo intero sta vivendo”.

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