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Rifiuti, Bergamo dice no all’immondizia di Napoli: camion rimandati indietro

Una sentenza del Consiglio di Stato ha decretato lo stop ai viaggi dei rifiuti dalla Campania. Per “esportare” l’immondizia sarà necessaria l’autorizzazione preventiva del comune che la riceverà.
A cura di Angela Marino
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Bergamo rimanda indietro i rifiuti provenienti dalla Campania. Gli impianti bergamaschi di smaltimento rifiuti hanno respinto i camion della nettezza urbana provenienti da Napoli. È il primo no alle tonnellate di immondizia che dalla Terra dei fuochi viaggiano in tutta Italia e da venerdì, è un no legittimo. La sentenza del Consiglio di Stato ha infatti sancito che i rifiuti solidi urbani non possono essere smaltiti fuori dai confini della regione senza preventiva autorizzazione dell'amministrazione comunale che li riceve.

Venerdì scorso il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Campania e dalla società Italcave contro il provvedimento che dispone lo stop ai viaggi. Secondo la regione Campania sarebbe infatti possibile e necessario esportare la spazzatura partenopea in altre regioni della penisola, perché una volta lavorati negli stabilimenti di tritovagliatura e negli impianti di imballaggioi rifiuti costituiscono di fatto rifiuto speciale e non già indifferenziato.

I comitati no-discarica: "Ora partano impianti di compostaggio"

L'unica strada per i comuni della Campania per contenere i rifiuti prodotti  resta quella di sostituire le discariche con gli impianti per il trattamento dell'umido o con gli impianti di compostaggio, come auspicano ormai da anni le associazioni e i comitati cittadini contro le discariche. Gli attivisti della Terra dei Fuochi hanno già annunciato per i prossimi mesi una serie di manifestazioni e cortei di protesta contro il decreto sulla Terra dei fuochi. "La lunga marcia contro il biocidio", come è stata definita dai volontari campani, partirà il 7 novembre a Bagnoli, e si snoderà su tutto il territorio, con tappe anche a Casal di Principe e Caivano. L'ultoimo appuntamento è previsto per il 24 novembre con una mobilitazione contro l'inceneritore di Giugliano.

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