Si è beccato una coltellata alla spalla, con più di cento punti di sutura, inferta da un giovanissimo che lo ha colpito alle spalle. Un fendente arrivato all'improvviso, durante una rissa nata per un banale incidente in strada: con la sua bicicletta aveva urtato uno scooter con a bordo due donne. Non è in pericolo di vita, ma ha rischiato molto un giovane africano, originario della Costa d'Avorio ma che da anni vive in Italia e lavora regolarmente a Napoli. Il ragazzo è stato aggredito nella sera di lunedì, 30 settembre, mentre tornava a casa dopo aver frequentato la scuola serale; accompagnato in ospedale, è stato dimesso dopo le medicazioni ed una prognosi di 25 giorni.
La vittima, come ricostruito dai carabinieri, stava tornando a casa in bicicletta dopo aver seguito le lezioni del corso serale di geometra, quando avrebbe urtato con la bici uno scooter su cui c'erano due donne. Danni di poco conto, ma che avrebbero scatenato una violenta reazione verbale. Sarebbero partiti gli insulti, anche a sfondo razziale, e lui avrebbe risposto. Proprio la sua reazione avrebbe fatto precipitare la situazione: in quel momento, infatti, è passato in strada il figlio di una delle due donne che, vedendo la scena, è intervenuto contro il giovane di colore. All'aggressore si è unito in quel momento anche un amico, che si trovava in strada in quegli stessi momenti, e la situazione è rapidamente degenerata tanto che si sono uniti altri ragazzi che, completamente ignari di quanto stesse accadendo, si sono uniti ai due giovani che stavano aggredendo il ragazzo ivoriano. Sono volati schiaffi e calci, fin quando qualcuno, nella confusione della rissa, non ha tirato fuori un coltello e ha scagliato il fendente. La lama lo ha raggiunto nella spalla.
Nei guai quattro persone per lesioni aggravate
Subito dopo il gruppetto di aggressori si è dileguato, prima che arrivassero le forze dell'ordine. Il ragazzo ferito è stato accompagnato prima all'ospedale San Gennaro e quindi al Cto, dove i medici gli hanno suturato la ferita con un centinaio di punti; dagli esami diagnostici è emerso che la lama non era entrata troppo in profondità, scongiurando il pericolo di danni interni più gravi. I carabinieri, allertati dai medici del pronto soccorso, hanno così fatto scattare le indagini che hanno portato, grazie alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona, all'identificazione di quattro persone: si tratta di una 38enne incensurata di Chiaia, il figlio di 17 anni già noto alle forze dell'ordine, una 55enne incensurata del Quartiere Stella ed un 15enne incensurato di Montecalvario, che devono rispondere di lesioni aggravate.
Le Associazioni scrivono al ministro Lamorgese
Le associazioni ed i comitati di quartiere, intanto, chiedono al ministro dell'interno Luciana Lamorgese, oltre che alle autorità napoletane come Questore, Prefetto e comandanti di Polizia, Carabinieri e Finanza, di tenere nella Basilica di Santa Maria della Sanità il prossimo comitato ordine e sicurezza. Un gesto che possa dare insomma un segnale forte contro la deriva del quartiere, ultimamente spesso agli onori di cronaca per fatti di nera. Già nelle scorse ore, il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani aveva parlato di "oltre 100 proiettili" sparati nelle stese nel Rione negli ultimi mesi.