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Camorra Entertainment: Tony Colombo e Tina Rispoli

Roberto Saviano: “Vi spiego cosa rappresenta il matrimonio fra Tina Rispoli e Tony Colombo”

Lo scrittore Roberto Saviano parla dell’inchiesta di Fanpage.it Camorra Entertainment: “Non possiamo dimenticare cosa è stata la faida di Scampia”. L’autore di Gomorra, partendo dal matrimonio fra il cantante neomelodico Tony Colombo e la vedova di camorra Tina Rispoli spiega cosa hanno rappresentato quelle nozze: il tentativo di cancellare la memoria della faida di Scampia e sostituirla con altro.
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Anche chi non ha sempre condiviso quel che ha scritto o detto, riconosce a Roberto Saviano un talento: la capacità di evocare, di far capire a tutti, di descrivere con poche e potenti immagini efficaci, mondi che altrimenti resterebbero nelle carte dei magistrati, nei verbali di polizia o negli articoli di giornale. Il faro del suo ragionamento stavolta illumina ciò che emerge dall'inchiesta giornalistica a puntate Camorra Entertainment di Fanpage.it, un lavoro che sta svelando il mondo dietro il quale si muovono due protagonisti del gossip e della cronaca nera e giudiziaria nostrana: il neomelodico Tony Colombo e la moglie, Tina Rispoli, vedova del boss di Secondigliano Gaetano Marino, ucciso in un agguato di camorra nell'ambito delle faide di Scampia.

Partiamo dalla fine: l'autore di Gomorra punta l'indice contro le "messe in scena teatrali" che "banalizzano" i fenomeni dietro il matrimonio di Tina Rispoli e del cantante siciliano. Il riferimento non è diretto ma è comunque chiaro: punta anche agli show tipo quello di Barbara D'Urso su Canale 5, lì dove l'Augusta Coppia Neomelodica ha avuto una audience nazionale emancipandosi da fenomeno locale a elemento del pettegolezzo nazionale. "Non credo che quel matrimonio rientri in una ‘sintassi di camorra' – afferma Roberto Saviano – ma il contesto del matrimonio sancisce un momento di pace nella faida di camorra di Scampia".

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Ovviamente la pietra angolare di questo ragionamento è rappresentata da un nome pesante come appunto un macigno: Gaetano Marino, ‘o moncherino, insieme al fratello Gennaro Marino, alias ‘o Mckay elemento fondamentale nella storia della faida dell'area Nord di Napoli. Quando Marino viene ammazzato a Terracina, le indagini dimostrano che la batteria di fuoco è partita da Secondigliano, e per la precisione dal gruppo Abete-Abbinante-Notturno, che in quel periodo era in guerra con la fazione dei Marino. "Gaetano Marino è stato ammazzato da quella parte criminale in cui c'erano i fratelli di sua moglie Tina Rispoli", spiega Saviano. Ed ecco che anche un matrimonio, oltre l'elemento kitsch e trash si può trasformare, nelle parole e nelle riflessioni dello scrittore, in un momento in cui i clan tentano di emanciparsi da quel recente passato di guerra e manifestano una pace che nel gergo di malavita significa affari.

Gli episodi dell’inchiesta

"La faida rischia di essere rimossa dalla memoria", dice Saviano, ed è una paura che nella terza puntata di Camorra Entertainment è manifestata da molti parenti delle vittime innocenti di quell'infame guerra, le cui testimonianze rappresentano un elemento fondamentale per capire quanto devastante dolore, quante insanabili ferite, abbia prodotto la camorra a Napoli.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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