Salerno, arrestato il latitante Arduino del clan Contini: era nascosto a Capaccio-Paestum
Giuseppe Arduino, ritenuto un elemento di spicco del clan Contini della camorra napoletana, è stato arrestato in una villetta nei pressi di Paestum, in provincia di Salerno. Era ricercato dallo scorso 26 giugno 2019, circa sette mesi fa. Il suo nome compariva tra i 126 destinatari della misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli contro il clan fondato da Edoardo Contini, detto ‘o Romano, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso. Arduino era riuscito a sottrarsi all'arresto al momento del blitz, e subito aveva fatto perdere le sue tracce. Si era allontanato da Napoli, tagliando i rapporti con le persone che frequentava abitualmente e restando alla larga dai posti dove sapeva che le forze dell'ordine lo avrebbero cercato.
In sette mesi probabilmente ha cambiato più di un nascondiglio, ma i segugi del Nucleo Investigativo di Napoli non hanno mai smesso di stargli alle costole. Continuando a ricostruire i suoi spostamenti, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno individuato quello che con tutta probabilità era il suo ultimo nascondiglio. Hanno circondato la villetta di Capaccio e gli hanno bloccato qualsiasi via di fuga. Il 32enne è stato arrestato e rinchiuso in carcere.
Il maxi blitz da 126 arresti di giugno scorso aveva svelato l'influenza del clan Contini, legato all'Alleanza di Secondigliano, anche sull'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Pochi giorni fa, invece, una nuova inchiesta, ma sempre collegata a quell'indagine, aveva portato ad avvisi di garanzia per Nicola Rullo, presunto reggente del clan, e per alcuni suoi complici, per un sistema con cui la camorra riusciva a mettere le mani anche sui mutui bancari. Nelle scorse ore sono stati arrestati altri quattro presunti affiliati al clan Contini: tra le varie accuse, quella di aver minacciato la famiglia di un collaboratore di giustizia per scoprire in che luogo fosse nascosto.