La torre campanaria di Santa Chiara potrebbe essere di nuovo visitabile, aperta ai turisti che potrebbero salire fin su in cima e godersi lo splendido panorama di Spaccanapoli dall'alto. Una nuova cartolina della città che potrebbe fare il giro del mondo. Il Comune ci sta pensando sul serio. C'è già il progetto preliminare per la scala di accesso alla gradinata interna. Il mese scorso è stato approvato il finanziamento da 80mila euro per il progetto esecutivo e la realizzazione dell'opera. Altri 100mila euro per la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione degli interni della torre si prevede di reperirli tramite il crowdfunding, in collaborazione con la Fondazione di Comunità nel Centro Storico di Napoli. E si ragiona sulla possibilità di introdurre un biglietto di ingresso, come per la Torre di Pisa.
Il presidente della II Municipalità: “Stiamo valutando il biglietto d'ingresso”
“I lavori, salvo imprevisti – afferma il presidente della II Municipalità Francesco Chirico – potrebbero partire entro l'anno. Ma tutto è condizionato al parere del Fec, il Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni, proprietario del campanile di Santa Chiara. Abbiamo avuto un primo incontro a inizio gennaio e ci attendiamo lpotrebbero partire entro l'anno. Ma tutto è condizionato al parere del Fec, il Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni, proprietario del campanile di Santa Chiara. Abbiamo avuto un primo incontro a inizio gennaio e ci attendiamo la decisione finale per la fine del mese. Se ci sarà l'ok, con la firma della convenzione con il Fec, potremo partire subito con le gare”. Tra i problemi da superare c'è, appunto, quello del biglietto di ingresso, uno dei punti sul quale il Fec è tenuto a esprimere il proprio parere, in quanto proprietario del bene. “La riapertura del campanile di Santa Chiara è molto attesa dalla città – commenta Chirico – La struttura è chiusa dai bombardamenti del 1943. Potrebbe essere un grande incentivo per lo sviluppo economico del centro storico, oltre a creare una nuova cartolina di Napoli nel mondo. Lo spettacolo dall'alto è eccezionale. Non ha nulla da invidiare alla Torre di Pisa. Se il Fec ci darà l'ok a fine mese, entro due mesi potremo far partire la raccolta fondi e per la fine dell'anno i lavori”.
La scala di ingresso sarà opera d'arte e panchina
Il Comune accarezza l'idea della riapertura del campanile da tempo. Ma il progetto si è arenato nelle maglie della burocrazia. Era il novembre 2013 quando la giunta della II Municipalità ha assegnato agli uffici tecnici municipali la redazione del progetto preliminare per la scala di accesso, approvato il 20 dicembre successivo. È stato poi bandito un concorso di idee per il disegno dell'opera. Ad aprile 2016 è stato decretato vincitore il progetto della RPT degli architetti Vincenzo Ciruzzi (capogruppo) e Alessandro Cirillo, dell'ingegner Mario Vittorio Murino e dello scultore Lello Esposito. Ad ottobre 2016 è stata firmata la Convenzione tra la Municipalità e la società Stress Scarl per le attività di supporto, i rilievi e le indagini geognostiche e geotecniche e la progettazione strutturale della scala di accesso. Tutti atti propedeutici alla redazione del progetto esecutivo. A gennaio 2017 anche la Soprintendenza ha espresso parere favorevole sulla relazione tecnica preliminare al progetto esecutivo. Poi, però, tutto si è bloccato.
I vincitori del concorso di idee aspettano ancora il premio di 3.500 euro
I vincitori del concorso di idee bandito dal Comune non sono mai stati pagati. Il bando prevedeva un premio di 3.500 euro per il primo classificato. “Tale importo – scrive il Comune lo scorso dicembre – non è stato ancora liquidato alla RTP”. In compenso, però, il 23 dicembre scorso, il consiglio comunale ha dato l'ok per avviare le procedure per la redazione del progetto esecutivo della scala di accesso al campanile con un finanziamento di 77mila euro. “Un'opera – scrive il Municipio – di rilevante interesse pubblico”. Il progetto vincitore del concorso di idee prevede di “garantire la compatibilità con i valori scenici, architettonici e ambientali dell'area del recinto di S. Chiara, attraverso la realizzazione di una struttura-scala che, nelle sue caratteristiche sia materiche sia estetiche "dialoghi, direttamente, con la Torre”. La scala avrà una pluralità di funzioni, sarà anche scultura, opera d'arte e panchina, e utilizzerà materiali compatibili e innovativi. Se il Fec a fine mese darà l'ok alla convenzione, quindi, i lavori di restyling potranno partire.