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Covid 19

Scambio di salme al Santa Maria delle Grazie, l’Asl: “Errore della ditta funebre”

L’Asl Napoli 2 Nord ha fornito la propria versione sullo scambio di salme che è avvenuto agli inizi di aprile nell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (Napoli); la direzione sanitaria ha replicato dicendo che l’errore è stato causato dalla ditta funebre, che non avrebbe dovuto ritirare la salma se priva di identificativo.
A cura di Redazione Napoli
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foto repertorio
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In merito alla vicenda che è avvenuta nell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove agli inizi di aprile c'è stato uno scambio di cadaveri ed è stato cremato un defunto invece di un altro morto per Covid-19, la direzione generale ha fornito la propria versione. L'Asl ha precisato, in una comunicazione pec inviata all'avvocato Cinque, che "dalle missive intercorse tra le parti, che si invita a collazionare, atteso che si tratta del medesimo evento, appare indubitabile l'erroneo prelievo da parte della ditta della salma di un defunto invece che di quella dell'altro defunto per cui aveva avuto incarico dai relativi familiari"

"Difatti – prosegue l'Asl – qualora la salma fosse stata ipoteticamente priva di identificativo, la ditta non avrebbe avuto alcun titolo al ritiro della stessa, bensì sarebbe stata obbligata a comunicarlo alla vigilanza per richiedere l'intervento della direzione sanitaria.

In ogni caso, stante la comprensibile preoccupazione da parte degli operatori di contrarre l'infezione da Covid 19, si ritengono tuttavia spiegabili gli errori commessi. La ditta ha comunque partecipato alla identificazione della salma, in data 18 aprile, con acquisizione della copia del verbale che può essere utilmente fornito al forno crematorio per la relativa cremazione".

La vicenda, risalente agli inizi di aprile, era emersa nei giorni scorsi. Soltanto il 18 aprile, dopo diversi rinvii, è stato possibile procedere con l'identificazione del secondo defunto e quindi avviare le pratiche per la cremazione e restituire alle due famiglie le ceneri dei propri cari.

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