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Sentenze pilotate a Salerno, domani interrogatorio per Casimiro Lieto

Verrà ascoltato domani, 21 ottobre, Casimiro Lieto, il popolare autore tv arrestato (e poi rilasciato in attesa di giudizio) dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sulle sentenze tributarie pilotate a Salerno. L’uomo, che di recente era stato accostato alla direzione di Rai1, è stato arrestato con altre 6 persone, tra giudici tributari, imprenditori e funzionari: avrebbero modificato le sentenze in cambio di denaro.
A cura di Nico Falco
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Fonte foto: Il Fatto Quotidiano
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Sarà interrogato domani, 21 ottobre, Casimiro Lieto, l'autore tv tra i 7 arrestati nell'ambito dell'inchiesta "Ground Zero 2" sulla corruzione nella commissione tributaria di Salerno. Le indagini, che seguono quelle che avevano portato a 14 arresti nel maggio 2019, sono state svolte dalla Guardia di Finanza di Salerno e riguardano un presunto sistema di corruzione che comprendeva imprenditori, giudici e funzionari al fine di pilotare le sentenze in cambio di denaro; le sentenze di secondo grado "anomale" di questo secondo filone sono 10, avrebbero causato un mancato un mancato introito per il fisco di circa 40 milioni di euro.

I sette arrestati sono Casimiro Lieto (poi rilasciato in attesa di giudizio a causa delle sue condizioni di salute), autore tv molto noto e con una lunga collaborazione con la Rai, nei mesi scorsi in pole anche per la direzione di Rai 1; Giuseppe Somma e Francescopaolo Savo, professionisti tributari; P.P., referente della Full Project Srl (anche per lei è stato disposto dal Gip il ritiro della misura cautelare); Antonio Mauriello, giudice tributario e componente del consiglio di presidenza della giustizia tributaria; Giuseppe Pagano, giudice tributario; Rosario Attilio Passarella, dipendente amministrativo della Commissione Tributaria Provinciale di Salerno.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Lieto, che era coinvolto in un procedimento per 220mila euro, aveva offerto un posto di lavoro al figlio del giudice Fernando Spanò, ma il destinatario aveva rifiutato senza nemmeno voler sapere di cosa si trattasse; a fare da mediatore tra i due, ritengono gli inquirenti, era stato Antonio Mauriello. Successivamente, si legge nell'ordinanza, dove il gip riporta le dichiarazioni del "giudice corrotto Spanò", Lieto si era rivolto nuovamente a quel giudice per un secondo procedimento, che anche stavolta si era risolto a suo favore, ma senza nessuna contropartita.

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