Sondaggi Elettorali Napoli, Movimento 5 Stelle primo partito, ma niente ballottaggio
È l'ultimo giorno utile per la pubblicazione di sondaggi elettorali. Da ora in poi la campagna elettorale proseguirà senza numeri, percentuali, rimonte, forbici e sorpassi. A Napoli, il dato divenuto praticamente incontrovertibile è il largo vantaggio con cui Luigi de Magistris vincerà il primo turno della tornata elettorale in programma il 5 giugno. Le ultime rilevazioni di Demos&Pi, commissionate da la Repubblica, danno il sindaco uscente al 42,1%, in media con le indagini statistiche effettuate da altri istituti che gli assegnano un range che va tra il 39% e il 45%. Percentuali indice di alto gradimento nei confronti dell'attuale primo cittadino che alle scorse elezioni aveva ottenuto al primo turno il 27% dei consensi, ben al di sotto di quelli che otterrebbe se si andasse a votare oggi. Staccato di oltre 20 punti, per Demos&Pi, il candidato civico sostenuto dal centrodestra Gianni Lettieri che si fermerebbe poco sotto il 20% dei consensi. L'imprenditore napoletano che nel 2011 ottenne al primo turno il 38% dei voti, non supererebbe il 25%, percentuale più ottimistica assegnatagli da Euromediaresearch.
Lettieri è dunque il competitor più accreditato per il ballottaggio. E dovrebbe temere non tanto Valeria Valente ma Matteo Brambilla, candidato sindaco con il Movimento 5 Stelle. A sostenerlo sono due tra gli istituti statistici con il maggiore grado di affidabilità, Demos&Pi e Ixè: Brambilla, infatti, è accreditato subito dietro Lettieri con percentuali che oscillano tra il 17 ed il 21%, numeri che testimoniano una partita ancora del tutto aperta per i grillini, nonostante avessero dissipato il 26,5% raggiunto alle scorse europee e il 24,85% alle regionali dell'anno scorso. In ogni caso il M5S si confermerebbe con il 21,4%, la lista con maggiori preferenze, davanti al Pd che otterrebbe il 17,2%. Proprio la candidata del Pd, Valeria Valente, uscirebbe con le ossa rotte da questa chiamata alle urne: secondo Demos&Pi, la parlamentare arriverebbe quarta con solamente il 16,4%, meno di quel 19,15% ottenuto 5 anni fa da Mario Morcone, che fu un risultato disastroso ma raggiunto in un contesto diverso da quello di oggi, in cui il Pd è di gran lunga il primo partito a livello nazionale.
Sul ballottaggio sono sulla stessa linea tutti gli istituti che hanno effettuato rilevazioni: il vincitore designato, con ampio margine, sarebbe Luigi de Magistris. Il sindaco uscente supera il 60% chiunque sia il suo avversario al secondo turno, un vantaggio così netto da trasformare il ballottaggio quasi in una formalità. A meno di ribaltoni come quello che assegnò la vittoria proprio a de Magistris alla scorsa tornata, non ci dovrebbero essere, quindi, grosse sorprese, e questo testimonierebbe un consolidamento del sindaco uscente nel tessuto elettorale napoletano, indice che a rivaleggiarlo non ci sia nessuno in grado di tenergli testa su temi delicati come criminalità, trasporto pubblico e disoccupazione, su cui ancora non è stata imboccata una strada di risanamento.