Striscioni e letterine per Noemi: continua il pellegrinaggio dei napoletani al Santobono
Prosegue praticamente senza sosta il "pellegrinaggio" di tanti napoletani, grandi e piccini, all'ospedale Santobono di Napoli, dove da quasi una settimana è ricoverata la piccola Noemi, la bimba di quattro anni colpita da un proiettile vagante durante una sparatoria a piazza Nazionale, nel cuore del capoluogo partenopeo. La bambina versa infatti ancora in gravi condizioni, nonostante l'intervento iniziale per estrargli la pallottola e quelli successivi per stabilizzarle siano andati a buon fine. Il proiettile le ha perforato entrambi i polmoni, sfiorando il cuore: e se quello destro sembra in qualche modo essersi ripreso, quello sinistro continua ad avere forti criticità, tanto che i medici non sciolgono la prognosi. Di fatto, da quasi una settimana la bambina è in coma farmacologico indotto, e respira solo grazie ai macchinari.
Da allora, un lento ma costante afflusso di persone continua a recarsi al Santobono di Napoli dove Noemi è ricoverata. Tanti bambini, ma anche mamme e padri della Napoli che rigetta questi episodi, consapevoli anche che una tragedia simile sarebbe potuta capitare anche a loro. Tanti gli striscioni, i giocattoli (soprattutto pupazzi e peluche), ma anche palloncini e fiori per la piccola Noemi. Tante anche le letterine di bambini, suoi coetanei, che la esortano a "non mollare" e a tornare al più presto a giocare assieme a loro. Questa mattina, anche nella stazione della Circumvesuviana di Ercolano, altra cittadina napoletana che in passato ha vissuto tremende faide di camorra ed ha visto spegnersi vittime innocenti, è apparso uno striscione con la scritta "Lotta e Vinci".