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Tavolini di bar e ristoranti anche in piazza Plebiscito: il Comune dice sì

Il Comune con la delibera che liberalizza e semplifica l’estensione di tavolini per bar e ristoranti scioglie anche il nodo di piazza del Plebiscito: potrà essere occupata dai tavolini nel momento in cui ci sarà il parere favorevole alla domanda dell’esercente da parte della commissione semplificata. Fino al 31 ottobre prossimo, infatti, non sarà più necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza per questo tipo di installazioni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Anche piazza del Plebiscito potrà avere i tavolini e gli ombrelloni delle caffetterie, come piazza San Marco a Venezia, grazie alla delibera della giunta de Magistris per l'occupazione di suolo pubblico gratuita fino al 31 ottobre prossimo e per l'ampliamento degli spazi esterni occupabili dai locali, che si richiama all'articolo 181 del Decreto Rilancio del Governo Conte. La norma, studiata per rilanciare l'economia e il settore della ristorazione in particolare, prevede infatti che si potrà derogare dalla richiesta di autorizzazione paesaggistica e architettonica della Soprintendenza per questo periodo di emergenza. Finora, infatti, tutte le installazioni in piazza del Plebiscito dovevano essere autorizzate prima dai rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali. Con la nuova delibera comunale questo passaggio si potrà saltare. "Anche piazza del Plebiscito – ha spiegato Giovanni Piombino, dirigente di staff al Commercio del Comune di Napoli, intervenuto oggi in commissione Commercio – potrà essere occupata dai tavolini nel momento in cui ci sarà il parere favorevole alla domanda dell'esercente da parte della commissione semplificata". Una commissione, quest'ultima, che sarà istituita in seno al Comune, con rappresentanti della Polizia Locale, della viabilità e di altri uffici interessati.

Non servirà il parere della Soprintendenza

"Il decreto Rilancio – ha chiarito in commissione la dirigente Tommaselli – ha previsto la possibilità di una serie di deroghe per i pubblici esercizi di somministrazione ai clienti, che prevede l'esenzione del pagamento Cosap, con un sistema di rimborso per i Comuni attraverso un fondo di 127 milioni del ministero dell'Interno, fino al 31 ottobre 2020, ampliamento della superficie occupabile con procedure semplificate. Per le autorizzazioni paesaggistiche si va in deroga al Testo Unico sull'Edilizia". Per quanto riguarda i locali che possono mettere i tavolini nello spazio prospiciente l'esercizio ci sarà una procedura di autorizzazione supersemplificata. Per quelli che invece non hanno spazi e potrebbero mettere i tavolini sui marciapiedi di fronte o nelle adiacenze, bisognerà presentare richiesta e l'occupazione sarà consentita previa verifica con polizia locale e uffici viabilità e successivamente sarà rilasciato il provvedimento di autorizzazione". "Il decreto – spiega il responsabile di staff del Comune Giovanni Piombino – esautora dalla richiesta di parere della Soprintendenza sia per il vincolo architettonico che paesaggistico fino al 31 ottobre".

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