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Terra dei Fuochi, amianto e batterie esauste sepolte nei terreni di Maddaloni

Amianto, batterie esauste per automezzi e rifiuti di vario tipo sepolti nei terreni di Maddaloni. La scoperta durante i lavori di realizzazione di una rotonda stradale e quelli di ampliamento dell’Interporto Sud Europa. I terreni, distanti poco più di 3,5 chilometri, sono stati sequestrati in località Masseria Fabbriche e Calabricito.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Due discariche di rifiuti pericolosi nascoste nel terreno a Maddaloni, nel Casertano. I carabinieri di Marcianise, assieme al personale Arpac, hanno fatto la triste scoperta in due distinte operazioni avvenute nel territorio casertano, una in località Masseria Fabbriche e l'altra in località Calabricito, entrambe nel comune di Maddaloni e distanti poco più di tre chilometri e mezzo l'una dall'altra. Entrambe sono state sequestrate ed affidate, rispettivamente, al Comune di Maddaloni la prima ed al Direttore dei Lavori degli interventi di ampliamento dell'Interporto Sud Europa la seconda.

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La scoperta è avvenuta in maniera fortuita, durante alcuni lavori di escavazione: nel primo caso, durante i lavori di realizzazione di una rotonda stradale su una strada provinciale nei pressi della località Masseria Fabbriche ed in terreno esteso per 600 metri quadri. Durante i lavori, è saltato fuori un cumulo di rifiuti, in gran parte resti frantumati di batterie esauste per automezzi, piuttosto consistente e pari a circa ottanta centimetri di strato. Dalla relativa perdita di acido solforico dalle batterie, ne è conseguito un forte odore nauseabondo ed un deterioramento della stessa matrice del suolo dove era stata allestita l'improvvisata discarica. Nel secondo caso, invece, su una superficie di 350 metri quadri in località Calabricito, si stava procedendo ai lavori di scavo necessari per una bonifica bellica del terreno e la caratterizzazione dello stesso, nell'ambito dei lavori per la realizzazione del raddoppio dello scalo ferroviario del vicino Interporto Sud Europa, che copre oltre al territorio di Maddaloni anche quello di Marcianise. Qui però sono emersi dal terreno rifiuti provenienti da interventi di demolizioni e lavori edilizi di vario tipo, e tra questi la presenza più consistente è stata quella di amianto. Anche in questo caso, lo strato di rifiuti era consistente: lo scavo è stato effettuato a due metri di profondità, mentre l'amianto è emerso ad un metro e venti circa di profondità. Entrambe i terreni interessati sono stati così sequestrati dalle autorità.

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