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Terra dei Fuochi, Gigi D’Alessio relatore a un convegno sugli ecoreati: è polemica

Alcune associazioni forensi hanno contestato la presenza di Gigi D’Alessio al Convengo organizzato sul tema degli ecoreati al Palazzo di Giustizia di Napoli, nell’auditorium dedicato alla memoria del magistrato Federico Bisceglia, che ha condotto diverse indagini sulla Terra dei Fuochi. L’intervento è stato contestato perché il cantante risulta indagato.
A cura di An. Mar.
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Gigi D'Alessio
Gigi D'Alessio

Bufera per la partecipazione del cantante Gigi D'Alessio a un incontro sul tema degli ecoreati. Alcune associazioni forensi, spiega Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell'Unione dei giovani penalisti, hanno contestato la presenza dell'artista "perché indagato" e "hanno cercato di far saltare il convegno". D'Alessio è indagato per presunta evasione fiscale. "Eppure dovrebbero essere proprio loro – rimarca Paipais – a conoscere il principio di presunzione di innocenza, prenderò provvedimenti nelle sedi opportune".

Il convengo al Palazzo di Giustizia

Il contributo del cantante al convengo tenutosi al Palazzo di Giustizia, nell’auditorium dedicato alla memoria del magistrato Federico Bisceglia, che ha condotto diverse indagini sulla Terra dei Fuochi, è stato motivato dal suo impegno contro il disastro ambientale in Campania. A questo proposito D'Alessio ha ricordato la sua esperienza come testimonial della campagna contro la Terra dei Fuochi, nonostante alcune polemiche: "Abbiamo raccolto fondi con il concerto davanti alla Reggia di Caserta e siamo riusciti a donare un'ambulanza per l'emergenza neonatale – ha affermato l'artista – eppure al momento è ferma e non si sa il perché".

D'Alessio: "Ho fatto quello che dovevo per il territorio"

"Io ho fatto quello che dovevo e allo sponsor proposi la mia faccia in cambio di un aiuto per il territorio, cosa che è stata fatta – ha aggiunto -. Loro hanno devoluto 30 centesimi a confezione e abbiamo raccolto 500 mila euro, eppure il giorno dopo il concerto ci hanno detto che avevamo inquinato con le bottiglie di plastica". D'Alessio ricorda anche di aver dato vita a una raccolta fondi per il pronto soccorso dell'ospedale Santobono-Pausillipon. Eppure, dice, "Non ho fatto nulla". "Spero che nessuno abbia mai bisogno di quell'ambulanza ferma – ha sottolineato – e questo al di là dell'aver cancellato il mio nome".

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