Carla Caiazzo torna a casa, ma dopo due giorni è costretta a un nuovo ricovero
La lunga convalescenza di Carla Caiazzo, bruciata viva dall'ex compagno lo scorso febbraio, non è ancora giunta al termine. La 40enne – come riporta il Corriere del Mezzogiorno – è stata dimessa dal centro Ustionati del Cardarelli venerdì 10 giugno dopo che i medici avevano ritenuto terminato il percorso nella struttura ospedaliera. Dopo due giorni trascorsi nella sua casa di Pozzuoli, nel Napoletano, una grave complicanza con la medicazione delle ustioni l'ha costretta a un nuovo immediato ricovero. Carla era stata soccorsa d'urgenza con ustioni sul 50% del corpo dopo che il suo ex compagno le aveva dato fuoco mentre era incinta di 8 mesi della loro figlioletta.
Cosparsa di benzina e incendiata dall'ex compagno
La piccola fu salvata con un cesareo d'urgenza, mentre la mamma è stata costretta a una degenza durata mesi, sottoponendosi a diversi interventi di chirurgia estetica. Secondo il parere del primario del reparto, Roberto d’Alessio, Carla non potrà essere dimessa prima di venti giorni e dovrà subire numerosi altri interventi chirurgici. Per poter finanziare tali operazioni l’avvocato della famiglia Caiazzo ha aperto una sottoscrizione con la quale chiede la donazione di chiunque volesse sostenere la giovane mamma. Intanto, la Giunta regionale della Campania ha approvato la costituzione di un fondo per coprire le spese sanitarie e socio-sanitarie per le donne vittime di violenze.
Intanto, Paolo Pietropaolo, l'ex compagno accusato di tentato omicidio è in attesa del processo. I pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso volevano sentire nuovamente Carla. Del caso di Carla Caiazzo si è parlato di nuovo nelle ultime settimane dopo la notizia dell'efferato omicidio di Sara Di Pietrantonio, 20 anni, uccisa e data alle fiamme dall'ex fidanzato in via della Magliana a Roma, alcuni giorni fa. È stata proprio Carla a commentare l'episodio esprimendo vicinanza alla famiglia della giovanissima vittima di femminicidio.