L'inchiesta sul voto inquinato a Torre del Greco è appena iniziata ma fa già tremare il popoloso centro vesuviano. Dapprima la Digos, poi i carabinieri della città corallina su delega della Procura di Torre Annunziata, hanno acquisito i filmati di Fanpage.it girati durante le elezioni Amministrative del 10 giugno 2018. Filmati che documentano il sistema di controllo del voto davanti ai seggi elettorali, con capannelli di persone fermano gli elettori che stanno andando a votare, spiegando loro come scattare la foto del voto e in alcuni casi fornendo agli elettori appositi telefoni cellulari, già impostati in modalità silenziosa per non destare sospetti, addirittura in alcuni casi con scambio di soldi in un bar a pochi passi dalla sede elettorale.
Gli inquirenti si erano attivati fin da subito e nei giorni scorsi erano scattate le prime perquisizioni e le prime iscrizioni nel registro degli indagati: le luci si sono accese su 8 persone – tutte di Torre del Greco e già note alle forze dell'ordine – che ora risultano indagate: le ipotesi di reato sono quelle di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa delle operazioni di voto; sequestrati i loro telefoni cellulari. In queste ore poi sono iniziati i primi interrogatori e secondo quanto appreso da Fanpage.it ci sono le prime ammissioni in merito a tentativi di inquinamento del voto.
La questione che dunque s'avanza è una: se vi fossero ammissioni e riscontri oltre il filmato di Fanpage.it cosa dovrebbe accadrebbe? La nuova Amministrazione di Torre del Greco sarebbe già gravata da pesanti ombre prima di nascere. Qualcuno ipotizza che la cosa potrebbe essere oggetto di valutazione del ministero dell'Interno.