Tragedia Solfatara, la super perizia: “Sito non autorizzato e pericoloso per i turisti”
Anche se la documentazione verrà illustrata all'Autorità Giudiziaria soltanto lunedì, sono stati resi noti i risultati della super perizia sul Vulcano Solfatara a Pozzuoli, nella provincia di Napoli, richiesta nel luglio del 2018 dai sostituti procuratori Anna Frasca e Giuliana Giuliano della Procura di Napoli in merito all'indagine sulla tragedia avvenuta sulla Solfatara il 12 settembre del 2017, quando tre turisti in visita caddero in una voragine e morirono asfissiati. Secondo quanto riportano gli esperti, oltre alle gravi lacune in materia di sicurezza che emersero già nei primi giorni dell'indagine, il sito sarebbe stato dichiarato "visitabile e fruibile" senza che però ci fosse alcuna autorizzazione degli enti preposti. La Solfatara di Pozzuoli è sotto sequestro dai giorni immediatamente successivi alla tragedia, per la quale risultano indagati per disastro colposo Giorgio Angarano, amministratore della Vulcano Solfatara srl, altri cinque soci della società stessa e di quella che gestisce l'area.
La tragedia della Solfatara: morta un'intera famiglia
È il 12 settembre del 2017 e sulla Solfatara, sul cratere del supervulcano dei Campi Flegrei, considerato tra i più pericolosi al mondo, ci sono numerosi turisti. Tra questi anche una famiglia originaria di Torino ma residente in Veneto: padre, madre e i loro due figli. Uno dei bambini, Lorenzo, 11 anni, sarebbe sprofondato in una voragine: il padre, Massimiliano Carrer, 45 anni, e la madre, Tiziana Zaramella, 42 anni, sarebbero precipitati insieme a lui nel tentativo di salvaro; tutti e tre moriranno tragicamente asfissiati. Alla tragedia sopravvisse solo il figlio più piccolo, che all'epoca dei fatti aveva sette anni.