20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Turbativa d’asta, il pm chiede l’arresto per Biagio Izzo. L’attore: “Una bolla di sapone”

La decisione spetterà ai giudici del riesame il prossimo 23 marzo, dopo che la Procura aveva impugnato il rigetto dei domiciliari da parte del gip. L’accusa per l’attore napoletano è quella di turbativa d’asta, ma spiega: “Si risolverà in una bolla di sapone”.
A cura di Redazione Napoli
20 CONDIVISIONI
Immagine

Biagio Izzo rischia l'arresto: la decisione, che riguarda la misura cautelare dei domiciliari, si deciderà il prossimo 23 marzo, davanti ai giudici del riesame, dopo che la Procura aveva impugnato il rigetto della richiesta da parte del gip. La vicenda è però complessa, e parte da lontano: riguarda in particolare alcune indagini legate a due funzionari dell'erario, entrambi accusati di presunti illeciti e favoritismi nelle procedure di riscossione dei tributi.

L'inchiesta della Guardia di Finanza vede comparire il nome del popolare attore napoletano per quanto riguarda una presunta turbativa d'asta. Alcuni suoi beni, infatti, erano stati precedentemente pignorati nel corso di un'analisi tributaria ed in seguito ad un lungo contenzioso con Equitalia per alcune cartelle esattoriali. Si trattava, nello specifico, di alcuni mobili, una Vespa 300 ed una Fiat 500.

Stando all'accusa, Biagio Izzo avrebbe voluto rientrare in possesso di questi beni e, per farlo, avrebbe tentato di riacquistarli illegalmente nell'asta giudiziaria che li riguardava, attraverso due dipendenti dell'epoca di Equitalia, che si sarebbero adoperati con l'aiuto di un terzo uomo, un dirigente dell'istituto vendite giudiziarie di Napoli, affinché l'attore napoletano rientrasse in possesso dei propri beni nell'asta tenutasi il 25 febbraio 2015. Il gip, nei mesi scorsi, aveva già bocciato le richieste degli arresti domiciliari per Biagio Izzo e per gli altri indagati, ma la Procura ha impugnato questa decisione ed è tornata a chiedere la misura cautelare dei domiciliari. L'appello del pm sar discusso il prossimo 23 marzo davanti ai giudici del Tribunale del Riesame.

La replica di Izzo: "Una bolla di sapone"

"Questa vicenda non mi riguarda", ha spiegato Biagio Izzo, intervistato da Repubblica sulla vicenda, "io non ho parlato né chiesto favori a nessuno. Purtroppo conosco tante persone e c'é chi tenta di accreditarsi in questo modo. Ma si risolverà tutto in una bolla di sapone". Secca replica anche da parte del suo avvocato, Sergio Pisani: "Il mio assistito, come già riconosciuto dal gip, è totalmente estraneo a qualsiasi ipotesi di reato", ha detto intervistato dal Mattino, "L'attore, infatti, non compare in alcuna conversazione ed è coinvolto nell'inchiesta solo indirettamente a causa di soggetti che cercano di entrare nelle sue grazie".

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views