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Ucciso per errore durante la caccia, il fratello indagato per omicidio colposo

È stato il fratello 25enne a sparare a Pietro Pica, l’uomo di 34 anni ucciso per errore durante una battuta di caccia a Sala Consilina (Salerno): l’uomo è adesso accusato di omicidio colposo.
A cura di Valerio Papadia
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Svolta nelle indagini sulla morte di Pietro Pica, 34 anni, ucciso ieri durante una battuta di caccia a Sala Consilina, in provincia di Salerno: il fratello di 25 anni – è stato lui a sparare, per errore, il colpo mortale – è accusato di omicidio colposo. Si precisa, però, che l'iscrizione del 25enne nel registro degli indagati è un atto dovuto: gli inquirenti hanno già stabilito si sia trattato di un tragico incidente avvenuto durante una battuta di caccia. Sul corpo della vittima, intanto, nelle prossime ore saranno disposti gli esami autoptici, di modo che la famiglia possa poi procedere con i funerali.

La tragedia, come detto, si è consumata a Sala Consilina. La vittima, insieme al fratello e ad un'altra decina di persone, si erano recati tra i boschi del Monte Sito Alto per una battuta di caccia. All'improvviso, al passaggio di un cinghiale, il 25enne ha sparato colpendo al petto il fratello 34enne: nonostante i soccorsi siano arrivati tempestivamente sul posto, per Pietro Pica non c'è stato niente da fare. L'uomo lascia moglie e tre figli.

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