Di Valerio Papadia
e Gaia Martignetti
Non si è mai arrestata la processione di napoletani che, da una settimana ormai, si recano all'esterno dell'ospedale Santobono per appendere striscioni e cartelli, o lasciare giocattoli, fiori e palloncini o ancora semplicemente per rivolgere un pensiero, un minuto di raccoglimento per la piccola Noemi, la bambina di 4 anni ferita da un proiettile durante un agguato in piazza Nazionale lo scorso 3 maggio e che lotta tra la vita e la morte nell'ospedale pediatrico partenopeo. Questa sera, l'atmosfera all'esterno del Santobono è particolare, quasi surreale: decine e decine di persone si sono ritrovate fuori all'ospedale e si sono raccolte in preghiera, recitando il rosario per la bimba: in molti stringono fiaccole e candele.
Intanto, proprio oggi, giovedì 9 maggio, insieme al bollettino medico quotidiano sono arrivate notizie in qualche modo rassicuranti sulle condizioni di salute della bambina di 4 anni. Noemi è sottoposta ancora a sedazione profonda e in coma farmacologico, la prognosi resta riservata, ma durante la notte si è aperto uno spiraglio sulla sopravvivenza della bimba. I medici hanno riferito di un lieve e graduale miglioramento della funzione respiratoria che li ha indotti a diminuire l'apporto di ossigeno mediante ventilazione. Ci sarebbe, quindi, un miglioramento, seppur sensibile, della funzionalità del polmone sinistro, quello che risulta più compromesso. Il proiettile che ha colpito Noemi lo scorso venerdì è difatti entrato dal polmone destro e si è fermato in quello sinistro. Ad un certo punto, all'esterno dell'ospedale, con l'ausilio di un megafono, qualcuno ha diffuso la voce di un netto miglioramento delle condizioni della piccola, salutata dai presenti con una ovazione. La notizia è però stata smentita a Fanpage.it dall'autorità sanitaria del Santobono.