Universiadi Napoli, arrestati per aver chiesto il pizzo sui lavori al Palavesuvio
Alle prime luci di questa mattina la Polizia di Stato, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia partenopea, ha arrestato due persone – S.B. e A.A., ritenute affiliate al sodalizio camorristico Aprea-De Luca Bossa-Minichini, con l'accusa di concorso in tentata estorsione e violenza privata. L'attività investigativa, cominciata nel maggio scorso, è partita grazie alla denuncia di una vittima: i due malviventi, infatti, si sono presentati dal responsabile della ditta appaltatrice dei lavori di ristrutturazione del Palavesuvio di Ponticelli, da eseguire in occasione delle Universiadi 2019, intimandogli di sospendere i lavori e minacciandolo al fine di estorcergli denaro.
Nella fattispecie, uno dei due arrestati, si era presentato in cantiere e aveva intimato al capocantiere di "presentarsi agli amici di Barra", in riferimento al sodalizio camorristico operante a Napoli Est. Inoltre, le indagini dell'antimafia e della polizia hanno permesso di contestare a S.B. anche un tentativo di estorsione, avvenuto sempre nel maggio scorso, ai danni di due società appaltatrici dei lavori di rifacimento delle coperture e di rimozione dell'amianto nel cantiere Eav dell'ex stazione della Circumvesuviana di Ponticelli. Per entrambi gli arrestati sono scattate le manette e la custodia cautelare in carcere.
Il Palavesuvio, come detto, si trova a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli. In occasione della Universiadi 2019, i giochi olimpici per gli studenti universitari, che si sono svolte a Napoli nello scorso mese di luglio, l'impianto sportivo è stato ristrutturato per ospitare le gare di ginnastica ritmica e ginnastica artistica.