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Uova di Pasqua fatte con cioccolato avariato: sequestrate 6mila nel Casertano

Si intensificano i controlli delle forze dell’ordine con l’arrivo della Santa Pasqua. Blitz dei carabinieri del Nas in diversi esercizi commerciali della provincia di Caserta: in totale, i militari dell’Arma hanno sequestrato circa 6mila uova di Pasqua realizzate con cioccolato avariato e conservate in pessime condizioni igienico-sanitarie.
A cura di Valerio Papadia
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Cresce l'attenzione delle forze dell'ordine, con l'arrivo imminente della Santa Pasqua, alla salvaguardia della salute dei consumatori. I carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità dell'Arma, hanno effettuato un blitz in diversi esercizi commerciali della provincia di Caserta, riscontrando numerose irregolarità. Il dato più significativo dell'operazione effettuata dai militari dell'Arma è senz'altro il sequestro di circa 6mila uova di Pasqua, realizzate con cioccolato avariato e conservate in pessime condizioni igienico-sanitarie, rinvenute in una pasticceria del Casertano. In un altro esercizio commerciali, i carabinieri hanno riscontrato che il proprietario metteva in vendita generi alimentari comprati da terzi ma spacciati come artigianali e prodotti in loco. I militari dell'Arma hanno anche sequestrato oltre duemila etichette riportanti diciture false o errate, che avrebbero indotto in errore i consumatori.

Come detto, le forze dell'ordine, durante la settimana santa che porta alla Pasqua, hanno intensificato i controlli presso gli esercizi commerciali a salvaguardia della salute dei consumatori. Sempre i carabinieri del Nas, nei giorni scorsi, hanno effettuato numerosi controlli in alcune pasticcerie di Napoli, riscontrando, anche in questo caso, alcune violazioni. In una pasticceria del capoluogo campano, i militari dell'Arma hanno sequestrato 141 uova di Pasqua sprovviste delle indicazioni di provenienza previste dalla legge; in un'altra pasticceria, invece, sono stati sequestrati 40 chili di cioccolato, anch'essi di dubbia provenienza. In entrambi i casi, i laboratori utilizzati per la produzione degli alimenti sono stati trovati in pessime condizioni igienico-sanitari e ai proprietari è stato vietato di utilizzarli.

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