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Omicidio Vincenzo Ruggiero: gli aggiornamenti

Vincenzo Ruggiero, a quasi un anno dall’omicidio la famiglia reclama il corpo

Sono passati 10 mesi dall’omicidio di Vincenzo Ruggiero, il 25enne ucciso ad Aversa (Caserta) e poi fatto a pezzi in un garage di Ponticelli, periferia orientale di Napoli, da Ciro Guarente, geloso del rapporto tra il ragazzo e la sua ex, Heven Grimaldi: alla famiglia, però, non è ancora stato restituito quel che resta del corpo di Vincenzo.
A cura di Valerio Papadia
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Vincenzo Ruggiero
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Una storia che ha lasciato sgomenta non solo la Campania, ma l'Italia intera e che, quasi un anno dopo, non si è ancora del tutto conclusa. È quella dell'atroce omicidio di Vincenzo Ruggiero, il 25enne ucciso nel luglio del 2017 ad Aversa, nella provincia di Caserta, a colpi di pistola e poi fatto a pezzi in un garage di Ponticelli, periferia orientale di Napoli, da Ciro Guarente, geloso del rapporto tra il ragazzo e la sua ex, Heven Grimaldi. A dieci mesi dall'omicidio e dal conseguente ritrovamento del corpo smembrato, quel che resta del cadavere di Vincenzo non è ancora stato restituito alla famiglia, che è ancora in attesa di celebrare i funerali e di dare una degna sepoltura al ragazzo. La famiglia ha così deciso, tramite il proprio legale, di rivolgere un pubblico appello alla Procura di Napoli Nord, titolare delle indagini sull'omicidio di Vincenzo, a cui spetta il compito di decidere sulla restituzione dei resti del 25enne.

"Attendiamo la chiusura delle indagini preliminari ed il successivo rinvio a giudizio dell’omicida, auspicando che questi, ritrovando un barlume di dignità, voglia almeno risparmiarci di dover assistere al triste e patetico tentativo volto a far credere, ma invano, che la sua spietata e feroce condotta possa oggi condurlo ad una sorta di rimorso, o addirittura pentimento, che invece, nella nostra triste vicenda, avrebbe quale unico e solo fine quello di provare ad ottenere una riduzione della pena. Mai alcun segno di rimorso, men che meno di pentimento, potrà mai essere adombrato da un così feroce e spietato assassino, senza aver prima rivelato la verità non solo sulle macabre modalità di disfacimento del cadavere, ma anche e soprattutto circa i nomi degli altri soggetti che hanno – secondo la famiglia – certamente  partecipato a tale agghiacciante distruzione. Senza un tale indispensabile presupposto, pertanto, la famiglia Ruggiero non potrà mai provare alcun senso di pietà – ed auspica che nessun altro vorrà mai farlo – per chi, purtroppo, pietà non ne ha affatto avuta nei riguardi di Vincenzo" si legge nella nota che i familiari di Vincenzo hanno divulgato tramite il proprio legale, l'avvocato Cerchia.

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