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A Capodichino parchi abbandonati e chiusi per alberi pericolanti, ma i bimbi ci giocano lo stesso

Sono chiusi e abbandonati al degrado i parchi pubblici municipali di San Pietro a Patierno. Il Parco “IV aprile” è chiuso a causa dei pioppi pericolanti, ma dentro i bambini ci giocano lo stesso a pallone. Al Parco di via Principe di Napoli segnalati topi, insetti e bisce. Chiuso da 3 anni il Parco Barbato, degrado al Parco D’Aquino.
A cura di Pierluigi Frattasi
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 Sono chiusi e abbandonati al degrado i parchi pubblici municipali del quartiere San Pietro a Patierno, nella periferia nord di Napoli, dove si trova anche l'aeroporto di Capodichino. La causa non è il Coronavirus, ma l'incuria e la mancanza di personale da parte della Municipalità che si trova senza giardinieri. Il Parco “IV aprile” che si trova proprio al centro del quartiere, è chiuso a causa dei pioppi pericolanti, ma dentro i bambini ci giocano lo stesso a pallone, incuranti del pericolo. Chiuso da 3 anni il Parco Barbato, degrado al Parco D'Aquino. “Insomma – denunciano Salvatore Parisi, Melania Ciccone e Salvatore Sellitto, del Comitato di Tutela Ambientale di San Pietro – una situazione insostenibile. Le famiglie di San Pietro a Patierno non hanno aree verdi a disposizione, tanto che molti sono costretti a portare i figli nei parchi di Casoria”.

Il Comitato: "Le famiglie costrette ad andare a Casoria"

Il Comune di Napoli e le Municipalità, purtroppo, da tempo sono a corto di giardinieri, tanto che negli scorsi giorni ci si è affidati alla NapoliServizi per fare le potature del verde, a pagamento. “I quattro parchi di San Pietro a Patierno – spiega Salvatore Parisi, del Comitato di Tutela Ambientale di San Pietro – sono gestiti dalla VII Municipalità che non ha nemmeno un giardiniere. Finora il Comitato di Tutela Ambientale che riunisce i cittadini del quartiere ha ricevuto solo promesse di interventi mai effettuate, anzi i cittadini 8 mesi fa si sono dati da fare da soli, ripulendo come volontari i parchi. Ma il Comune e la Municipalità devono intervenire e ridare decoro al verde urbano, soprattutto in questa fase dove molte famiglie chiedono di poter uscire e respirare l'aria pulita, dopo la quarantena obbligatoria per il Coronavirus”. Il 20 maggio scorso il Comitato si è rivolto al Comune per cercare di risolvere il problema. L'amministrazione si è impegnata ad attivarsi tramite NapoliServizi, la coop 25 giugno e i vigilanti per riaprire i parchi. “Tuttavia – spiega Parisi – finora non si è visto ancora alcun cambiamento”.

Il report: parchi abbandonati al degrado

Nel report del Comitato, corredato di dossier fotografico, si segnala “la presenza di bambini che giocano a pallone nel parco IV Aprile chiuso al pubblico perché all'interno ci sono i pioppi pericolanti. All'esterno del Parco via Principe di Napoli all'ingresso di un basso è stata costruita una barriera di cemento per proteggersi da topi, insetti e serpenti. Il Parco Barbato, vicino alla stazione dei carabinieri, è chiuso da 3 anni per alberi pericolanti di alto fusto. Degrado anche al Parco D'Aquino, uno dei più grandi del quartiere”.

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