A Ischia i tassisti consegnano le chiavi delle auto in Comune: “Il Governo ci aiuti”
I tassisti di Ischia scendono in piazza per protestare contro l'assenza di sostegni economici per la categoria. Come gesto simbolico una delegazione degli oltre 350 tassisti che operano nei 6 Comuni dell'Isola Verde ha consegnato le chiavi dei taxi con una manifestazione pubblica nella piazza antistante il Comune di Ischia. I tassisti chiedono l'intervento del sindaco Enzo Ferrandino affinché possa farsi portavoce della loro problematica presso il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e le altre istituzioni competenti affinché “si possa stanziare un sussidio a favore dei tassisti isolani che non lavorano da ottobre e rischiano di avere un anno nero a causa dell'emergenza Coronavirus che si potrebbe protrarre fino alla prossima Pasqua”.
L'ira dei tassisti ischitani: “Esclusi da ogni sostegno”
Una situazione drammatica quella dei tassisti, che già hanno dovuto fare i conti con grandi sacrifici nella fase 1 dell'emergenza per il Coronavirus. I taxi hanno continuato ad offrire il servizio di trasporto pubblico nonostante il rischio di contrarre il contagio, con grande spirito di dedizione alla professione. “Noi addetti ai lavori – spiegano i tassisti di Ischia – abbiamo dato tutta la nostra disponibilità a qualsiasi iniziativa affinché si possa ottenere un contributo economico che ci consenta di superare la crisi che stiamo vivendo. Il 2020 sarà un anno critico per il turismo ischitano e campano. Il Governo ha escluso totalmente la categoria dei tassisti da qualsiasi sostegno. In questo modo il settore rischia di collassare e ci saranno centinaia di famiglie che non riusciranno più a portare il piatto a tavola”.