Molestie sessuali del prof in Accademia di Belle Arti: altre studentesse dai carabinieri
Nei giorni del Coronavirus, con le università chiuse per sanificazione prima e poi per evitare ulteriori contagi, la vicenda delle molestie sessuali dell'ormai ex professore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli è finita in secondo, in terzo piano anzi, se consideriamo anche il clamore per la rapina a Napoli col 15enne ucciso dal carabiniere. Tuttavia qualcosa sotto traccia continua a muoversi. Fanpage.it continua a pubblicare testimonianze di giovani donne che raccontano gli episodi di molestie e proposte oscene all'interno della struttura universitaria partenopea. La Procura di Napoli continua nel suo lavoro, così come i carabinieri che nei giorni scorsi hanno ascoltato altre ragazze e continueranno ad ascoltarne altre. Ieri, intanto, completati i cosiddetti «accertamenti irripetibili» disposti dalla Procura di Napoli sui telefoni cellulari acquisiti dal professore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli accusato di violenza sessuale e dalla studentessa che ha presentato la denuncia, diffusa da Fanpage.it. In pratica i carabinieri hanno acquisito chat e messaggi sul telefono della prima ragazza.
Il docente è dimissionario, i suoi esami sono stati affidati ad una commissione anche se tuttavia l'attività accademica è al momento quasi ferma. Di certo c'è un malumore che serpeggia in Accademia, in particolare tra prof ‘storici' che non avrebbero gradito il mancato confronto del direttore Giuseppe Gaeta e del presidente Giulio Baffi col corpo docente. Secondo alcuni professori, infatti, sarebbe stato necessario convocare una riunione di tutto il corpo docente per parlare della vicenda. «Prof, lei ci ha rubato i sogni, ci ha umiliate»: così scrive una delle giovani donne in una lettera aperta pubblicata da Fanpage.it. Sulla vicenda pendono ben due interrogazioni parlamentari. Nei prossimi giorni, in occasione dell'8 Marzo, Festa della Donna, un corteo dovrebbe attraversare anche i luoghi dell'Accademia di Belle Arti in via Costantinopoli, tuttavia causa disposizioni nazionali sul Coronavirus anche questa mobilitazione potrebbe essere annullata.