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Molestie all'Accademia di Belle Arti

Molestie sessuali in Accademia: c’è un altro video. La studentessa: “Il prof mi ha distrutta”

Accademia di Belle Arti Napoli: c’è una seconda video-confessione di una studentessa che racconta di pressioni del prof. “Mi contattò sui social, ho rifiutato di uscire con lui e da allora sempre bocciata”. Si parla insistentemente di un foglio con 40 firme contro il prof. Esiste? E se esiste, dov’è finito?
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Le molestie sessuali (presunte) di un prof alle studentesse dell'Accademia di Belle Arti a Napoli non sarebbero affatto un caso isolato. Lo stesso schema in un caso, in due casi, in (forse) un altro ancora: contatto, offerta di un film al cinema, profferta sessuale. Il tutto in un quadro in cui il rapporto è quello tra un professore e una giovane allieva ventenne. Ovvero un uomo maturo che per ruolo e carriera può decidere le sorti universitarie e – forse – professionali, di giovani il cui obiettivo è lavorare nel mondo dell'audiovisivo e dell'arte in Campania.

Dopo il primo video pubblicato da Fanpage.it, la confessione sconcertante di una ragazza che accusa il docente di aver chiesto sesso e foto hard pena la bocciatura, abbiamo racconto, non senza fatica per un muro di silenzio in piedi da troppo tempo, la testimonianza di un'altra giovane donna. Si tratta di una ragazza napoletana che al momento è all'estero, raggiunta via Skype. "Ho fatto 23 esami con passione e lui me l'ha distrutta" dice in lacrime la studentessa. Racconta anche lei della solita tecnica di abbordaggio e del cinema. La giovane rifiuta e si ritrova – questa è la sua verità – in un incubo :  bocciata 5 volte allo stesso esame, l'unico necessario a laurearsi. Sempre con la stessa persona: quella con cui ha rifiutato di uscire una sera.

A questo punto della storia non è possibile soltanto parlarne in termini giudiziari, come di un possibile delitto contro la persona punito dal codice di procedura penale. C'entrano etica e deontologia: può un docente contattare le studentesse che dovrà esaminare? In qualsiasi caso – parliamo di adulti ed eventualmente consenzienti  –  è lecito all'interno di un perimetro sacro, quello del rapporto docente-discente, lasciare che elementi così pesanti pesino nel rapporto tra un esaminatore e un esaminato, al netto di eventuali rilievi penali che solo alla magistratura spetta riscontrare e a nessun altro?

La seconda ragazza che si è rivolta a Fanpage.it entra di diritto in un ventaglio di casi in parte al vaglio della Procura di Napoli, pm Curatoli e procuratore aggiunto Falcone in parte oggetto di confessioni ai giornalisti, di sfoghi via messaggio e via mail, di un "non detto" che avvolge da tempo l'istituzione accademica sul cui operato ora è stato interrogato il ministro dell'Università Gaetano Manfredi dal deputato Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.

Fanpage.it ha raccontato settimane fa anche di una ragazza del progetto Erasmus, che reclamò con la consulta degli studenti. Oggi si riparla insistentemente di un foglio con 40 firme contro il prof. Esiste? E se esiste, dov'è finito?  Di certo c'è che domani, 19 febbraio, gli esami nell'antico edificio di via Costantinopoli saranno svolti tra il clamore mediatico e la tensione.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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