Ben 25.000 esemplari distribuiti in un'area di circa 12 ettari. Il Real Orto Botanico di Napoli, che fu fondato sotto la dominazione francese su decreto di Giuseppe Bonaparte agli esordi del XIX secolo, nasce con lo scopo di moltiplicare le spezie utili alla salute, all'agricoltura ed all'industria. Scopo che si è cercato di preservare nel corso degli anni durante i quali si sono avvicendati diversi direttori alla guida ma tutti accomunati da un preciso intento: quello di preservare ai fini della ricerca e della didattica, la conservazione di specie rare o minacciate di estinzione.
D'altra parte, gli spazi dell'orto fanno parte della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e dunque sono "terreno fertile" per gli studenti e le loro ricerche. Dalle specie insolite di palme, i cui frutti producono succhi e frutti come l'acquavite e i datteri, alle piante provenienti dalla Tanzania, fino agli agrumeti dai nomi originali ed evocativi che rimandano a figure mitologiche e storiche, la vastità di vegetazione presente nel polmone verde di Via Foria, è davvero interessante ed unica in Italia, eccone un assaggio.
Le Palme
Palma messicana di Washington
Il suo nome fu scelto in onore del primo presidente degli U.S.A., George Washington e sarà capitato a tutti di vederla nei telefilm americani. Originaria del Messico e della California, le sue foglie, localizzate in cima al fusto, sono a forma di ventaglio con fiori di colore biancastro o giallastro e frutti dal colore blu e nero.
Palma da vino cilena
E' famosa per l'acquavite che si ricava dalla sua pianta, estratta da incisioni praticate sul tronco, il liquido così ottenuto viene poi raccolto in un contenitore e, in seguito ad un processo di fermentazione, si trasformerà in una bevanda alcolica aromatica e dolce. La Palma da vino cilena, originaria per l'appunto del Cile, è dedicata a Juba II, che fu nell'antichità sovrano di Numidia e di Mauretania.
Palma delle Canarie
E' anche nota come palma da dattero. La Palma delle Canarie è originaria dell'Africa settentrionale ed è nota sin dall'antichità e presso le civiltà mediterranee per avere assunto importanti significati simbolici. Attualmente è coltivata soprattutto per i frutti, i ben noti datteri, che sono alla base dell'alimentazione di popolazioni africane ed asiatiche.
Le Piante
Ipomoea Imperati
L'Ipomoea Imperati è una pianta estinta in natura che fu con grande maestria integrata con specie provenienti da altre regioni del pianeta, proprio all'Orto Botanico di Napoli. In seguito ad uno studio sul DNA, si è potuto accertare che il ceppo di provenienza di questa pianta è quello presente in origine sull'isola di Ponza.
Kochia Saxicola
Scomparsa da Capri ed Ischia agli inizi del'900 e poi riscoperta solo molti anni dopo con un piccolissimo numero di esemplari in luoghi inaccessibili, la Kochia Saxicola, oltre che all'Orto è presente oggi in Italia soltanto in piccole stazioni a Capri e Strombolicchio, si tratta di una pianta dall'aspetto poco appariscente che cresce in prevalenza lungo pendii rocciosi, ad esempio su pareti verticali vicinissime al mare.
Encephalartos woodii Sander
Gli esemplari di Encephalartos woodii Sander, qui presenti, sono una specie in estinzione, ne esistono, al momento, venti in tutto il mondo, e originano proprio dall'Orto Botanico di Napoli, dove furono introdotte dal suo fondatore Michele Tenore, portati dalla Tanzania, dove questa pianta veniva sistematicamente distrutta perché portava male.
Le Erbe
La zizzania
In Nomen Omen. La Zizzania è un'erbaccia che cresce tra il grano, ed è quella raffigurata sulla corona di spine di Cristo. Nasce in realtà come pianta molto morbida e flessuosa i cui rami solo dopo essere stati staccati dal tronco, prendono la forma desiderata e seccandosi s'induriscono.
Gli Agrumeti
Dragone Volante
Scenografico dai fantastici rami contorti, che ben si adattano a decorare vari ambienti; la limetta rotonda e digitiforme australiana, entrambe dai frutti molto profumati.
Scompiglio di Venere
Si tratta di un albero di arancio amaro a buccia percorso da canali, detto anche "Scompiglio di Venere".
Braghe Tedesche
Il suo nome deriva dalla tipica divisa indossata dai soldati Lanzichenecchi (a strisce gialle ed arancioni): si tratta di una chimera da innesto, derivante dall'incrocio tra un limone e un arancio amaro, con frutti che presentano i caratteri di entrambi gli agrumi.
I Vegetali
Azolla Maggiore
Si tratta di una pianta molto particolare: ovvero una felce galleggiante nelle cui foglie vive un cianobatterio capace di fissare l'azoto atmosferico.