176 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni

Attraverso l’Europa chiusi nei bagagliai, il calvario dei cuccioli di bulldog e barboncini

Uno degli allevamenti è stato scoperto nel Napoletano: gli investigatori hanno salvato 33 cuccioli, erano in condizioni disastrose. I cani venivano acquistati in Italia e in Slovacchia tra i 30 e i 100 euro e rivenduti anche a 2mila euro, con documentazione falsa per far credere che fossero controllati e vaccinati.
A cura di Nico Falco
176 CONDIVISIONI
Immagine

Il primo contatto avveniva col passaparola o su Internet, tramite i siti di vendita tra privati. Poche parole per mettersi d'accordo, stabilire il prezzo, indicare il luogo della consegna. E, al fronte di pagamenti tra i 1.400 euro e i 2mila, ci si portava a casa un cagnolino vaccinato, con microchip e pedigree. Ma i documenti erano tutti falsi: quei cuccioli, strappati alla madre prima del tempo, non vaccinati e con un pedigree falsificato, spesso morivano dopo pochi giorni. A capo della banda, una vera e propria organizzazione transnazionale specializzata nel traffico di cuccioli, tre persone: una donna slovacca, il figlio avuto dal precedente matrimonio e l'attuale compagno di lei, italiano. Residenti stabilmente nella Repubblica Slovacca, gestivano gli altri complici organizzando consegne e smistando gli “ordini”.

Nel catalogo c'erano cuccioli delle razze con più alto valore commerciale: bulldog inglesi, barboncini e i cani “toy”, quelli tanto piccoli da stare comodamente in una borsa. E in questo caso le dimensioni erano fondamentali: i cuccioli venivano trasportati per centinaia di chilometri in automobile, stipati nei bagagliai in carichi da 25 o anche 30, in condizioni così precarie che molti morivano durante il trasporto. Quelli che arrivavano vivi venivano poi consegnati in punti di incontro improvvisati: aree di servizio, piazze, centri commerciali.

Al cliente sembrava tutto in regola, ma dopo qualche giorno il cagnolino, che in realtà era stato strappato alla madre troppo presto e non aveva seguito nessuna profilassi sanitaria, moriva. A mettere insieme i pezzi, nel febbraio 2018,  Paola Bonetti della Procura di Rimini, che ha riunito le varie denunce presentate alle forze dell'ordine su questi cuccioli comprati sul web che stranamente si ammalavano poco dopo l'acquisto; l'indagine è stata condotta dalla Polizia di Frontiera di Rimini, agli ordini del dirigente Amilcare Genovese, che ha scoperto che dietro tutti quei casi si celava la stessa regia. Il lavoro degli investigatori ha portato alle fasi finali dell'operazione Luxury Dog: 13 perquisizioni e all'emissione di 7 misure cautelari, delle quali 2 agli arresti domiciliari e 5 in carcere; 2 sono state eseguite in Slovacchia, con la collaborazione dell'Interpol e del servizio Servizio di cooperazione internazionale di Polizia-Sirene. All'operazione sul territorio italiano hanno preso parte le squadre mobili di Napoli, Alessandria, Bergamo, Savona e Milano e 30 poliziotti slovacchi; si è conclusa ieri, poco dopo le 12, quando è stato arrestato l'ultimo destinatario della misura cautelare, rintracciato all'aeroporto di Bologna, di ritorno dalla Spagna. Nelle ultime fasi sono stati recuperati circa cento cuccioli, complessivamente i poliziotti ne hanno salvati almeno 500.

I cani venivano trovati tramite allevamenti abusivi o reperiti nei mercati, sempre nel circuito illegale, e venivano pagati tra i 30 e i 100 euro, per arrivare a costare fino a 2mila euro quando venivano rivenduti; il pagamento avveniva con anticipo tramite ricariche su schede prepagate e con saldo in contanti alla consegna. Uno degli allevamenti è stato scoperto nei pressi della città slovacca di Nitra. Un altro era invece nel Napoletano, nell'area di Giugliano: qui gli investigatori hanno salvato 33 cuccioli, allevati senza autorizzazioni e in condizioni igieniche pessime.

176 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista professionista dal 2011, redattore di cronaca nera per Fanpage.it dal 2019. Precedentemente ho lavorato per i quotidiani Cronache di Napoli, Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views