Quote riservate agli interni e promozioni, al posto delle assunzioni di giovani. Fondi bonus per le spese d'ufficio dei consiglieri comunali. Mentre spunta un buco di quasi 800.000 euro sulla quota a carico del Comune relativa alla compartecipazione per le prestazioni sociosanitarie per le famiglie. Servirà una manovra bis per coprirlo. E, ancora, riprogrammati su tre anni quasi 40 milioni di euro di investimenti previsti per il 2019 per migliorare i trasporti, la mobilità e l'efficienza energetica di Napoli. Opere finanziate con prestiti della Banca Europea degli Investimenti (Bei). Alcuni interventi sono già partiti, altri invece no, tra questi, ad esempio, le manutenzioni delle funicolari di Chiaia e Mergellina.
Sono le principali novità arrivate a sorpresa con gli emendamenti approvati assieme al bilancio di previsione 2019 del Comune di Napoli giovedì scorso. Sono 6 in totale i correttivi che accompagnano la manovra, passati tutti a tarda sera, poco prima delle 22, con le opposizioni che erano quasi tutte uscite dall'Aula. Di questi, due emendamenti sono stati proposti dal consiglio, altri 4, invece, sono di natura tecnica, suggeriti dagli uffici. Rinviato in commissione Lavoro, infine, un emendamento di maggioranza sulla stabilizzazione degli Lsu, da 3,2 milioni di euro nel triennio.
Il Comune di Napoli assume. Ma non i giovani
Per quanto riguarda il reclutamento del personale di fascia medio-alta (categorie C e D), dai nuovi concorsi per assumere giovani che Palazzo San Giacomo ha annunciato per i prossimi 2 anni, una parte sarà coperta con le promozioni e con le quote riservate ai dipendenti interni. È quanto prevede l'emendamento presentato dai consiglieri di DeMa, il partito del sindaco Luigi de Magistris, che va a modificare la programmazione triennale del fabbisogno del personale.
L'emendamento sostituisce le parole a pagina 936 del Dup (il Documento Unico di Programmazione), «negli anni 2020, 2021 si farà ricorso, invece, all'indizione di specifiche procedure concorsuali». Il testo emendato prevede, invece, che per il 2020 «si procederà a indire procedure selettive per le progressioni verticali tra le categorie riservate al personale di ruolo», con una quota che dovrebbe aggirarsi attorno al 20%. E «per i restanti posti disponibili di fare ricorso a specifiche procedure concorsuali con riserva di posti destinati al personale interno». «Nell'anno 2021 – infine – di fare ricorso, invece, per le assunzioni previste, a specifiche procedure concorsuali con riserva di posti destinati al personale interno».
Una soluzione pensata per valorizzare le professionalità attualmente presenti al Comune, visto che le progressioni per diversi profili erano bloccate da 20 anni, mentre ci sono dipendenti che hanno anche la doppia laurea. Le progressioni verticali sono state anche oggetto di una mozione approvata presentata dal consigliere David Lebro.
Politiche sociali, mancano i soldi
Grosse difficoltà sconta invece il bilancio sulla parte del welfare relativa alla copertura della quota sociale a carico del Comune delle prestazioni socio-sanitarie. Si tratta di fondi stanziati in parte dalla Regione Campania e in parte dal Comune, che sono anticipati a volte dalle Asl o da Soresa. L'importo quest'anno è pari a 2 milioni di euro. Si tratta di livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti per legge dal Comune. Ma nell'emendamento «si evidenzia che nella parte spesa le variazioni proposte non riusciranno a coprire per intero il fabbisogno per circa 780mila euro, pertanto si dovrà provvedere alle opportune variazioni di bilancio e integrazione degli stanziamenti nella fase di assestamento».
Trasporti, scontro sugli emendamenti
Il grosso dei correttivi, però, in termini di importi, riguarda i trasporti. L'emendamento tecnico presentato dall'assessore Mario Calabrese mira a riprogrammare gli investimenti connessi al prestito Bei. «Con l'emendamento – ha spiegato in Aula giovedì la presidente della commissione Bilancio Manuela Mirra – si cambiano soltanto le fonti di finanziamento per attuare un piano già approvato e in essere». «Non ho votato questo emendamento – ammette il presidente della commissione Trasporti, Nino Simeone – perché è arrivato a tarda sera e non abbiamo avuto il tempo di esaminarlo. A noi consiglieri era stato chiesto esplicitamente di non presentare emendamenti per evitare di andare a modificare gli equilibri di bilancio. Però, la stessa amministrazione ci ha presentato invece un emendamento che modifica di svariate decine di milioni il documento contabile. Speriamo che ci spieghino il perché. Non voteremo più bilanci in queste condizioni».
Il Comune ha acceso il prestito Bei nel 2017 per finanziare 19 interventi. Alcuni di questi vanno avviati, altri completati. Il nuovo programma, ad esempio, prevede per il metrò Linea 1, lo slittamento al 2021 dell'adeguamento dell'impianto di segnalamento tratta Piscinola-Dante (sono ridotti gli importi di 5,5 milioni per il 2019 e di 18,5 per il 2020, e incrementati di 9,5 per il 2021). Così come l'ammodernamento dei binari delle gallerie nella subtratta Vanvitelli-Muzii: 1,3 milioni spostati al 2021. La revisione ventennale della Funicolare di Chiaia da 5,3 milioni slitta all'anno prossimo. Fissati al 2021 la manutenzione straordinaria e l'abbattimento delle barriere architettoniche della Funicolare di Mergellina (1,5 milioni), così come l'adeguamento degli svincoli della 162 in via De Roberto. Sono anticipati a quest'anno, invece, tra le altre cose, la messa in sicurezza di via Nuova del Campo (1,3 milioni) e il restyling del Parco Margherita (370mila euro).