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Camorra, le donne del clan: “Raffaele Cepparulo ucciso perché ci faceva sparare addosso”

Il ras dei barbudos, Raffaele Cepparulo, fu ucciso dalla camorra di Ponticelli perchè era la mente dietro gli attentati che si stavano consumando nell’area est di Napoli. Lo hanno sostenuto con dichiarazioni spontanee tre donne di camorra, sentite oggi, 10 giugno, durante il processo per la morte del ras della Sanità e dell’innocente Ciro Colonna.
A cura di Nico Falco
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Raffaele Cepparulo
Raffaele Cepparulo

Raffaele Cepparulo, il giovanissimo boss dei barbudos legato al gruppo Genidoni della Sanità ucciso il 7 giugno 2016, era finito sulla lista nera della camorra di Napoli Est. Era stato condannato a morte perché da lui partivano gli ordini dei raid e degli agguati che stavano colpendo gli esponenti della malavita organizzata di Ponticelli. Lo hanno sostenuto oggi in aula tre donne di camorra, durante il processo per l'omicidio del ras della Sanità e dell'innocente Ciro Colonna, 19 anni, che quella sera si trovava nello stesso circolo ricreativo e che fu ucciso per errore dal commando di killer durante l'irruzione.

Nel corso dell'udienza sono state registrate le dichiarazioni spontanee della "pazzignana" Luisa De Stefano, ma anche di altre due donne che in quel duplice omicidio sono imputate: Anna De Luca Bossa, accusata di essere quella che aveva indicato ai killer che "Ultimo" quel pomeriggio si trovava nel circolo ricreativo, e Vincenza Maione (difesa dall'avvocato Carmine Danna così come Luisa De Stefano). Le tre donne hanno confermato che la decisione di uccidere Raffaele Cepparulo era stata presa perché il ras della Sanità da tempo ordinava degli agguati contro di loro; la De Stefano, in particolare, ha detto che a causa dei raid era stata anche costretta a chiudere un negozio.

"Avevo già perso un figlio – ha detto Anna De Luca Bossa, leggendo una lettera – hanno provato a uccidere davanti alla villa comunale e così abbiamo deciso che doveva morire". La donna, figlia della boss Teresa, ha chiesto "perdono alla famiglia di Ciro, lui non doveva morire". Nella scorsa udienza anche Michele Minichini, figlio di Anna De Luca Bossa, anche lui imputato nel processo, aveva ammesso di avere ucciso Cepparulo.

Per il duplice omicidio gli imputati sono sette, tra cui anche il boss Ciro Rinaldi, detto MyWay, considerato il mandante dell'omicidio, che ha assistito in videoconferenza dal carcere e il killer, Michele Minichini, che è accusato di essere quello che materialmente avrebbe ucciso Cepparulo, mentre il suo complice avrebbe sparato su Ciro Colonna.

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