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Primarie del Pd 2019

Caos alle Primarie Pd: “Liste ingiuste”, e il presidente del seggio scappa con le schede

Gli elettori del Pd di Striano, in provincia di Napoli, hanno trovato il seggio chiuso: il presidente, Sandro Rendina, aveva preso i kit delle schede e si era barricato in casa. La protesta, condivisa anche da due scrutatori, per un nome della lista a sostegno di Martina: quello di Coppola, che nelle ultime comunali si era candidato contro il sindaco, poi eletto, Aristide Rendina.
A cura di Nico Falco
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Le liste dei candidati all’assemblea non erano state condivise a livello locale e così il presidente del seggio ha deciso di non far votare nessuno: ha preso il kit di schede e materiale e si è barricato in casa. E’ successo a Striano, in provincia di Napoli, dove chi era andato al seggio per votare alle primarie del Partito Democratico si è trovato davanti alla porta sbarrata. Si è poi appreso che il presidente del seggio, Sandro Rendina, aveva portato via tutto perché a suo dire i dirigenti del partito non avevano condiviso a livello locale le liste dei candidati all’assemblea.

Il segretario del circolo Pd locale, Nando Rendina, solo omonimo, ha cercato di farlo tornare sui suoi passi, ma inutilmente, e non c’è stato verso di convincerlo a riaprire il seggio. Il nome che ha fatto scattare la protesta, che sarebbe stata condivisa anche dai due scrutatori Aristide Rendina e Giuseppe Rendina, sarebbe quello di Vincenzo Coppola: figura nella lista a sostegno di Maurizio Martina, ma nel 2014 era stato candidato alle comunali contro l’attuale sindaco Aristide Rendina, parente dei due scrutatori. Alla fine gli elettori sono dovuti andare nella vicina Poggiomarino per votare.

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