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Primarie del Pd 2019

Primarie Pd, Bassolino: “Brutti episodi documentati da Fanpage.it”

Le Primarie Pd 2019 a Napoli sono molto simili, in alcuni episodi di malcostume e irregolarità, a quelle per le Elezioni Comunali del 2016. Antonio Bassolino, che di quella fase fu protagonista (e ‘vittima’) spiega: “Qui la risalita del Pd è ancora più necessaria e più dura come dimostrano anche i brutti episodi documentati da Fanpage.it fuori alcuni seggi. Ecco, lasciamo pure stare il lanciafiamme: se Zingaretti accende un fiammifero è già qualcosa”.
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Antonio Bassolino
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Di primarie del Pd per un buon periodo di tempo Antonio Bassolino non ha voluto sentir parlare. Correva l'anno 2016: Fanpage.it con una serie di video con telecamera nascosta, smascherava le profonde irregolarità nel voto alle consultazioni interne nel Partito democratico per scegliere il candidato a sindaco. «Quelle primarie furono una schifezza. Poi seguirono le firme false per le elezioni – ricordò lo stesso ex sindaco e governatore su Facebook – . Fu superata una soglia politica e morale. Il Pd cadde in un baratro che poi ebbe conseguenze anche per le sconfitte nazionali».

All'epoca Bassolino era ancora tesserato Dem: pensava di poter lavare quell'onta di un partito per metà erede della tradizione del Partito Comunista e del Pds avvalendosi degli organismi di autotutela interni alla struttura politica. Così non fu: il Pd non solo non reagì ma tentò di mettere tutto sotto il tappeto. Il risultato fu un clamoroso disastro elettorale. «Feci un errore politico» ebbe poi a dire lo stesso Bassolino, intendendo che avrebbe dovuto correre da solo a sindaco di Napoli contro Luigi de Magistris.

Gli anni sono trascorsi veloci,'a passo di giava‘ per citare Fabrizio De Andrè. Siamo nel 2019 e la coazione a ripetere democratica non si smentisce: ancora una volta a Napoli le primarie – stavolta per decidere il leader nazionale e il segretario regionale – si sono macchiate di irregolarità e storture, ancora una volta Fanpage.it ha dimostrato tutto ciò con un video all'esterno dei seggi elettorali. Antonio Bassolino nel frattempo non è più un iscritto al Pd ma la vittoria di Nicola Zingaretti ha per così dire galvanizzato una parte di centrosinistra in questi ultimi anni marginalizzata da Matteo Renzi.

Si arriva ad oggi. Diremmo "confuso e felice"? Contento per la vittoria di Zingaretti ma al tempo stesso consapevole che i mali del Pd napoletano restano quelli di sempre : capibastone, signori delle tessere (e delle monetine). « Dopo le primarie – spiega Bassolino  – una ripresa del Pd e del centro sinistra resta difficile ma è più possibile di prima: dipende in primo luogo dalla capacità di parlare al Paese e a tanti senzacasa della sinistra. È sui diritti sociali e civili, e' sui bisogni delle persone che si deve concentrare l'iniziativa politica» dice a mezzo social, fotografando la sua visione dell'esistente. Al tempo stesso, l'amara constatazione: «A Napoli poi la risalita è ancora più necessaria e più dura come dimostrano il positivo risultato e purtroppo anche brutti episodi documentati da Fanpage.it fuori alcuni seggi. Ecco, lasciamo pure stare il lanciafiamme: se Zingaretti accende un fiammifero è già qualcosa», conclude Bassolino e ogni riferimento ai renziani è puramente intenzionale.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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