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Cassiere ferito durante una rapina, flash mob a Pozzuoli: “Diego, siamo con te”

Gli amici e i parenti di Diego Scaramuccia, il cassiere di 64 anni gravemente ferito durante una rapina sabato notte, si sono incontrati questa sera per un flash mob organizzato dal Comune di Quarto (Napoli) nei pressi del luogo della sparatoria, in via Campana. L’uomo, raggiunto da 4 proiettili, è ancora ricoverato in prognosi riservata, rischia di perdere l’uso delle gambe.
A cura di Nico Falco
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Si sono incontrati davanti al Caffè Serapide, in via Campana, nei pressi della sala scommesse dove è avvenuta la rapina. Un flash mob, per dire "Forza, Diego, siamo tutti con te". L'iniziativa, organizzata dal sindaco di Quarto (Napoli), Antonio Sabino, è andata in scena questa sera, 22 luglio, per manifestare vicinanza e solidarietà a Diego Scaramuccio, il cassiere di 64 anni ferito gravemente dai rapinatori, che resta ancora ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e che rischia di perdere l'uso delle gambe. L'uomo era al lavoro nella notte tra venerdì e sabato scorsi quando, intorno alla mezzanotte, tre rapinatori avevano fatto irruzione nel centro scommesse e avevano intimato a tutti di sdraiarsi a terra.

Erano partiti sei colpi di pistola, quattro avevano raggiunto il 64enne. I criminali erano scappati dopo aver aperto la cassaforte e preso i contanti, probabilmente un quarto complice li attendeva all'esterno, in strada. Le indagini per fare chiarezza sulla rapina sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli. Secondo l'iniziale ricostruzione, il cassiere sarebbe stato ferito perché avrebbe tentato una reazione. All'iniziativa di stasera hanno preso parte i familiari di Diego Scaramuccio e il gestore della sala scommesse, che si sono intrattenuti col sindaco e con gli amministratori di Quarto, anche loro presenti in via Campana per il flash mob.

"È un momento per far prendere consapevolezza alla città intera dei fatti gravi che sono accaduti – ha detto Antonio Sabino – fatti di una ferocia inaudita che ci lasciano basiti. È il momento per fermare la città e riflettere, esprimere la solidarietà e vicinanza al dipendente ferito che lotta per la sua vita e alla sua famiglia e all'imprenditore che in un anno ha subito ben 4 rapine. Vogliamo essere accanto a loro in questi momenti".

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