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Cassiere in fin di vita a Quarto, presi i criminali della rapina alla sala scommesse

I carabinieri hanno fermato tre giovani con l’accusa di essere i feroci criminali che, il 20 luglio scorso, hanno fatto irruzione in una sala scommesse di via Campana, a Quarto (Napoli) riducendo in fin di via il cassiere di 64 anni. I tre sono stati localizzati a Castel Volturno, incastrati da refurtiva, vestiti e dall’auto usata per la rapina.
A cura di Nico Falco
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Come tre belve. Sono arrivati di corsa, volti coperti e armi in pugno, hanno sparato, hanno frugato nelle tasche dell'uomo che hanno ridotto in fin di vita alla ricerca delle chiavi della cassaforte. Pochi secondi di riprese delle telecamere, che immortalano un raid armato con una violenza senza freni. Con un bottino di poco meno di mille euro, e un uomo finito tra la vita e la morte al Pronto Soccorso, con quattro pallottole in corpo. Ma la loro fuga è durata poche ore: i carabinieri li hanno individuati la sera stessa. Sono stati fermati i tre giovani che hanno assaltato una sala scommesse di Quarto, aprendo il fuoco durante la rapina e riducendo in gravissime condizioni il cassiere di 64 anni Diego Scaramuccio, ancora ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Sono tutti di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, e hanno 22, 18 e 29 anni. I militari sono arrivati a loro con le impronte digitali e con gli elementi raccolti dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, in casa di uno dei tre hanno trovato abiti usati per la rapina e la refurtiva.

Cassiere ferito gravemente durante rapina al centro scommesse

Il raid risale alla notte tra venerdì e sabato scorso. Intorno alla mezzanotte del 20 luglio tre criminali hanno fatto irruzione nella sala scommesse di via Campana, a Quarto (Napoli) con le pistole in pugno. Uno di loro ha fatto sdraiare tutti a terra, un altro ha cercato di aprire la porta che conduce al retro del bancone, il terzo ha puntato la pistola contro Scaramuccio, che era al lavoro. Hanno sparato 6 volte. Cinque colpi sono stati esplosi contro la porta, ad altezza uomo; le pallottole hanno bucato il legno e hanno colpito il 64enne. L'ultimo proiettile è stato esploso da un altro dei criminali, che ha infilato la mano con la pistola nella fessura per il passaggio delle banconote.

Con l'uomo a terra, agonizzante, si sono dedicati alla cassaforte. Hanno provato ad aprirla, l'hanno spostata, nel video si vede uno di loro che fruga addosso al 64enne ferito alla ricerca delle chiavi. Alla fine riesce a spalancare il portellone, afferra i contanti e tutti scappano fuori, verso l'automobile parcheggiata sul marciapiede. Bilancio della rapina, 950 euro in contanti e un uomo ridotto in fin di vita.

Gli altri presenti hanno allertato il 118 e Scaramuccio è stato trasportato d'urgenza al Pronto Soccorso, in grave pericolo di vita, con quattro pallottole entrate dal fianco sinistro; col passare delle ore i medici sono riusciti a stabilizzarlo ma rischia ancora di perdere l'uso delle gambe, uno dei proiettili gli ha danneggiato il midollo spinale. Ieri pomeriggio, 22 luglio, c'è stato per lui un flash mob, organizzato dall'amministrazione comunale di Quarto, a cui hanno preso parte anche i suoi familiari.

I rapinatori di Quarto incastrati dalle indagini dei carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Pozzuoli e della tenenza di Quarto nel giro di poche ore hanno individuato i tre criminali. Sono partiti dall'analisi delle telecamere di sorveglianza, ricavando gli elementi che poi si sono rivelati fondamentali per il prosieguo delle indagini: abiti usati, modo di muoversi, fattezze fisiche e segni particolari. La sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Napoli ha rilevato le impronte digitali e palmari lasciate sulla porta del centro scommesse, individuando uno del gruppo.

Altri elementi sono arrivati dai tatuaggi e dagli abiti usati per la rapina. I militari sono riusciti così a risalire all'identità anche degli altri due componenti della banda e li hanno localizzati in una abitazione di Castel Volturno (Caserta), dove abita la madre di uno di loro. Nella cucina dell'abitazione hanno trovato il rotolo di banconote frutto della rapina, mentre l'automobile usata per la fuga era parcheggiata nei paraggi.

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