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Comune, Mundo va con Italia Viva: “De Magistris ha isolato Napoli. Con lui non c’è dialogo”

Il consigliere comunale Gabriele Mundo passa con Iv, il partito di Matteo Renzi, e a Fanpage.it dice: “Napoli è rimasta isolata troppo a lungo a livello istituzionale. Il sindaco Luigi de Magistris è in una fase di isolamento completo. In polemica continua con il governatore Vincenzo De Luca e con il Governo. Per noi è arrivato il momento di riportare Napoli al centro. Tra il consiglio comunale e l’amministrazione non c’è dialogo. Alle Regionali stiamo lavorando ad una lista con De Luca. Dema si presenterà? E chi sosterrà come presidente?”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Napoli è rimasta isolata troppo a lungo a livello istituzionale. Il sindaco Luigi de Magistris è in una fase di isolamento completo. In polemica continua con il governatore Vincenzo De Luca e con il Governo. Per noi è arrivato il momento di pensare ai bisogni dei cittadini e Italia Viva è il contenitore giusto per riportare Napoli al centro. Tra il consiglio comunale e l'amministrazione non c'è più dialogo. Ma in assemblea non saremo all'opposizione tout court, continueremo a votare decidendo atto per atto. La delibera cancella debito del Comune? Così com'è non la voto. Alle Regionali ci saremo e stiamo lavorando ad una lista con De Luca. Dema si presenterà? E chi sosterrà come presidente?”. Non ha dubbi Gabriele Mundo, consigliere comunale di lungo corso, nell'ultima consiliatura de Magistris uno dei principali sostenitori del sindaco nell'assise cittadina. Da ieri è passato in Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, assieme alla collega Manuela Mirra (attualmente sono entrambi del Gruppo Misto), e in consiglio comunale formerà il gruppo Iv con Carmine Sgambati presidente.

Il riformista Mundo, dall'appoggio a De Magistris a Italia Viva

Sia Mundo che Mirra sono componenti importanti della maggioranza arancione, con incarichi di peso nell'assemblea cittadina, dove Mirra presiede la commissione Bilancio e Finanza, e hanno contribuito fattivamente alla vittoria dell'ex pm contro Gianni Lettieri e Valeria Valente nel 2016. Gabriele Mundo, già assessore al Comune in passato, è di estrazione socialista. Entrato in consiglio comunale nel 2011 con Forza Italia, ha poi lasciato gli azzurri a fine 2014, per avvicinarsi agli arancioni di de Magistris. Nella seconda consiliatura del 2016 è stato rieletto con la lista De Magistris Sindaco assieme a Manuela Mirra, con la quale ha poi formato il gruppo dei Riformisti Democratici. Nel 2017 i Riformisti erano entrati in giunta esprimendo l'avvocatessa Alessandra Sardu, che ha avuto la delega ad avvocatura, informatizzazione e cimiteri, sostituita poi ad ottobre 2018. Adesso il passaggio in Italia Viva, il partito di Matteo Renzi. Un ingresso salutato con favore da Apostolos Paipais, coordinatore cittadino di Iv, con Graziella Pagano, nonché presidente della Municipalità di Scampia: “Napoli finalmente torna centrale e Iv sta continuando l'interlocuzione con consiglieri comunali e municipali”.

Consigliere Mundo, come è maturato il passaggio in Italia Viva?

“Io sono sempre stato social-democratico e riformista. Mi sono candidato in Forza Italia una sola volta nel 2011 da indipendente, ma sono di estrazione socialista. Italia Viva è un grande contenitore, un luogo di incontro tra socialisti, socialdemocratici, democratici, liberali, che si colloca nel centrosinistra e raccoglie i principi socialdemocratici. Renzi è un riformista. Noi in Comune avevamo il gruppo dei riformisti democratici, pertanto Iv è un approdo logico. Vogliamo continuare la nostra battaglia in un partito nazionale riformista che ci consenta di fare da ponte tra Napoli e le istituzioni nazionali e regionale”.

Crede che Napoli sia stata trascurata politicamente in questi anni?

“Per troppi anni è rimasta isolata dalle altre istituzioni: Regione e Governo centrale. Noi vogliamo lavorare per ridarle centralità di cui ha bisogno”.

A novembre l'ingresso in giunta dei Riformisti Democratici è saltato dopo la pubblicazione dell'audio sui consiglieri ribelli. Può aver condizionato la vostra scelta?

“Assolutamente no. Non ci interessano per nulla le poltrone. Il nostro unico interesse è il bene della città. Napoli deve riappropriarsi del suo ruolo di capoluogo di Regione”.

Alle regionali sosterrete Vincenzo De Luca?

“Stiamo lavorando una lista con De Luca, ma bisogna prima confrontarsi sul programma e sulla coalizione. Poi lavoreremo per vincere alla Regioe, in modo che Napoli abbia più voce in consiglio regionale. A me piace molto il Lungomare di Salerno, ma sono innamorato di quello di Napoli Anche la Regione ha un po' isolato Napoli nelle sue azioni di governo. Ma non è una critica”.

Al Comune passerete all'opposizione, quindi?

“Non saremo in maggioranza, ma vogliamo rappresentare i bisogni dei cittadini. Voteremo atto per atto. Non si tratta di un appoggio esterno, ma di controllo esterno. Siamo stati in maggioranza a lungo. Ma oggi che non c'è più un dialogo forte come fino a qualche mese fa. Non c'è una cabina di regia, una capigruppo di maggioranza, non c'è un dialogo tra giunta e consiglio. Non bastano incontri ogni 4 mesi. Servirebbe un dialogo per preparare gli atti. In consiglio ci arrivano solo delibere da ratificare. Manca la partecipazione. Ci saranno atti che noi non voteremo”.

Voterete la delibera sulla cancellazione del debito?

“Non l'ho letta, ma sono perplesso. Il debito si può cancellare, ma ci vuole un accordo col Governo. Non credo si possa cancellare un debito senza che il debitore sia d'accordo. Al momento non ci sono le condizioni per votare la delibera”.

E il bilancio?

“Lo vedremo. Dovrà contenere le proposte politiche di Iv. Se all'interno saranno salvaguardati tutti i bisogni della città, allora si può anche fare un patto di fine consiliatura. Nessuno è contro de Magistris. Non è un complotto”.

Che ne pensa dei cambi in Dema, con il ritorno di Claudio de Magistris e le dimissioni di Enrico Panini da segretario nazionale?

“Non conosco quelle dinamiche. Rifletto, però, che per la legge elettorale, Dema per presentarsi alla regionali dovrà riempire le liste per 3 province su 5. E chi sosterrà come candidato presidente?”.

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