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Opinioni

Napoli, bonus a pioggia per i dipendenti del Comune: fino a 4.500 euro per “servizi al cittadino”

Aumenti in busta paga per i dipendenti del Comune di Napoli in base alle performance per i servizi resi al cittadino nel triennio 2015-2017. Schede per ogni lavoratore per assegnare la posizione economica orizzontale. Ma è polemica sui criteri. I dipendenti pensionati nel 2018, esclusi dal bonus, annunciano una azione legale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Arrivano i premi per i dipendenti del Comune di Napoli. Bonus fino a 4.500 euro in più in busta paga per il personale non dirigente per gli anni 2015-2017 per i servizi resi al cittadino. Si tratta delle cosiddette posizioni economiche orizzontali, miglioramenti economici di carriera che vengono erogati in base alla valutazione delle performance di ogni singolo dipendente nello svolgimento del suo lavoro. Bonus molto attesi in Municipio, dove erano bloccati da anni, perché vanno a rimpinguare stipendi generalmente non elevati. Ma è subito beffa per i pensionati. Esclusi quasi tutti i lavoratori fuoriusciti nel 2018. “È una vergogna – tuona Franco Canfora, ex dirigente sindacale Csa, pensionato l'anno scorso – Oltre 60 persone non avranno nulla. Dopo 40 anni di servizio al Comune, non possiamo essere trattati così”.

I dipendenti comunali annunciano una class action

Polemica anche sui requisiti per avere il bonus. Metri di valutazione rigorosi per ogni dipendente sulla base di schede personali, a differenza dei dirigenti che hanno percepito i premi di produttività (fino a 30mila euro ciascuno) sulla base del raggiungimento, secondo i dipendenti, di generici obiettivi. E, ancora, “solo 5 giorni – incalza Canforasono stati assegnati per presentare ricorso sul punteggio assegnato. Troppo poco anche per poter studiare nel merito le schede di valutazione del dipendente”. Ma i comunali non ci stanno e annunciano una class action.

Premiati i meritevoli, ma è polemica sui criteri di valutazione

Il bonus in busta paga per i dipendenti del Comune è scattato questo mese, dopo molti anni di blocco e va a coprire il triennio 2015-2017, per il quale saranno pagati già a fine anno gli arretrati al 31 dicembre 2019. L'aumento in busta paga andrà da 17,64 euro a 171,67 euro al mese, a seconda della categoria di appartenenza (da A1 a D1), assicurando un tesoretto di arretrati a fine 2019 che varierà da 458 a 4.463 euro. Ma il bonus è condizionato a una valutazione delle performance. Per ogni dipendente si fa una scheda, alla fine viene pubblicata una graduatoria per ogni servizio del Comune, per ogni anno.

Esclusi dai bonus i lavoratori andati in pensione nel 2018

A suscitare le ire dei lavoratori, però, è stato il criterio adottato per i pensionati. In una circolare del 22 ottobre scorso degli uffici al Personale, infatti, viene specificato che i dipendenti sottoposti a valutazione per avere la posizione orizzontale sono tutti quelli “attualmente in servizio” e quelli “in servizio al 1 dicembre 2018, attualmente in quiescenza”. Quindi, secondo il documento, sarebbero esclusi tutti coloro che sono andati in pensione l'anno scorso, prima di dicembre. Le schede dovevano essere consegante entro il 23 ottobre. Il Comune ha dato 5 giorni di tempo ai dipendenti in servizio, a partire dalla pubblicazione della graduatoria, per inoltrare eventualmente “richiesta di riesame per errori istruttori e materiali” al dirigente compentente, che avrebbe avuto poi altri 5 giorni per rispondere. Mentre il termine per i pensionati partiva dall'ultimo giorno per il ritiro delle schede.

L'ira dei neo-pensionati: “Mortificati lavoratori dopo 40 anni”

“Queste modalità – attacca Franco Canforadopo anni di battaglie per sbloccare le posizioni orizzontali, non ci soddisfano. Arriverà una miriade di ricorsi, anche sulle valutazioni fatte dai dirigenti per ogni singolo dipendente. Non sono state tenuto in debito conto, a nostro giudizio, persone meritevoli”. Sulla vicenda anche il presidente della commissione Infrastrutture, Nino Simeone, ha chiesto ragguagli all'amministrazione: “Dalle progressioni economiche orizzontali per l'annualità 2018 del personale comunale – scrive – sarebbero stati esclusi tutti i pensionati andati in quiescenza nel 2018. Se fosse vero, si tratterebbe di una grave ingiustizia, visto che tale personale in quell'annualità era in servizio a tutti gli effetti e dovrebbe essere valutato dal dirigente competente. Non meritano questo trattamernto dopo anni di onorato servizio”.

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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