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Covid 19

A Napoli niente controlli medici sui passeggeri del treno partito da Milano

Coronavirus, i passeggeri dei treni da Milano a Napoli non saranno sottoposti a controlli medici in stazione. La Polfer ha acquisito i loro documenti e comunicato che dovranno mettersi in “stato di isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali” come prescrive il decreto del governo e l’ordinanza della Regione Campania.
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Il treno notturno Intercity partito stanotte da Milano, poco prima dell'entrata in vigore del decreto Coronavirus che blocca la Lombardia e altre 11 province è in arrivo a Napoli. Forze dell'ordine e Protezione civile in stazione centrale a Napoli non si dovranno disporre alcun controllo medico alla  banchina: questo è quanto apprende Fanpage.it che è sul posto. All'altezza di Cancello Arnone sull'affollatissimo convoglio, personale della Polizia Ferroviaria ha fotocopiato i documenti dei passeggeri e ha raccomandato loro, in ottemperanza al decreto del governo e all'ordinanza della Regione Campania, di provvedere all'isolamento fiduciario domiciliare per 14 giorni se provenienti dalle zone rosse, segnalando i nominativi alle Aziende Sanitarie locali di competenza. Il dispositivo della Regione, firmato dal presidente, Vincenzo De Luca, prevede che  chi arriva dalle zone a rischio Coronavirus (Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Verbano-Cusio- Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) debba «mantenere lo stato di isolamento fiduciario per 14 giorni dall'arrivo con divieto di contatti sociali». Ed osservare «il divieto di spostamenti e viaggi», rimanendo raggiungibili «per ogni eventuale attività di sorveglianza».

Nell'ordinanza viene peraltro ribadito che ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale «è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione delle forze dell'ordine e dell'unità di crisi regionale», dei Comuni e delle Asl» i nominativi dei viaggiatori relativamente alle tratte provenienti da Milano o dalle Province indicate al comma 1 del decreto del Presidente del Consiglio «con destinazione aeroporti e le stazioni ferroviarie, anche dell'Alta Velocità del territorio regionale».

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