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Fase 2, Crisi a San Gregorio Armeno, Ferrigno: “Noi abbandonati. De Luca ci ascolti”

Gli artigiani chiedono di essere ricevuti dal governatore Vincenzo De Luca. Il maestro pastoraio Marco Ferrigno: “La politica fa orecchie da mercante. Forse non hanno tanta disponibilità per tutti quelli che sono in difficoltà. Ma sono state aiutate tante altre categorie più numerose. Credo che si possa fare un piccolo sacrificio per 44 artigiani di San Gregorio Armeno”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“La politica ci ascolta ma fa un po’ orecchie da mercante, da una parte gli entra e da un’altra gli esce. Forse anche loro non hanno tanta disponibilità per tutti quelli che sono in difficoltà. Ma sono state aiutate tante altre categorie più numerose. Credo che si possa fare un piccolo sacrificio per 44 artigiani di San Gregorio Armeno”. Non le manda a dire Marco Ferrigno, storico maestro presepiaio di San Gregorio Armeno, intervenuto questa mattina ai microfoni di “Mattina 9”, in onda su Canale9-7Gold. Da giorni, i maestri artigiani della strada dei pastori protestano per far sentire la loro voce alle istituzioni. Il settore è al collasso a causa del Coronavirus. Da quasi 3 mesi turisti e croceristi che prima si vedevano tutto l'anno, non solo a Natale, sono scomparsi, mentre le vendite online non riescono a coprire le perdite.

I pastorai: "Meritiamo di essere ricevuti"

Molte botteghe, da quando è partita la fase 2 del Coronavirus, sono rimaste chiuse in segno di protesta, mentre gli artigiani sono più volte scesi in piazza chiedendo un sostegno economico alla Regione Campania, finora non arrivato. I presepiai hanno incontrato anche il sindaco Luigi de Magistris chiedendogli di farsi portavoce della loro difficoltà presso Palazzo Santa Lucia. “Meritiamo di essere ricevuti dalla Regione Campania – riprende Marco Ferrigno – il nostro è un gruppo di artigiani che non ha mai domandato nulla. Creiamo indotto, la stradina è diventata famosa in tutto il mondo per il nostro lavoro. Vogliamo esporre a De Luca le nostre problematiche: ad oggi non sussistono le condizioni socio-economiche per la riapertura e avremo altri 2/3 mesi senza turismo. Viene a mancare la principale fonte economica di sostentamento per queste imprese. Io  sono uno dei grandi, posso difendermi con le mie forze, ma ci sono tanti piccoli artigiani che sono in difficoltà. È un mestiere molto particolare, con le vendite di Natale devi sopperire all’anno intero”.

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