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Bimbo ucciso di botte a Cardito (Napoli)

Dimessa dal Santobono la sorellina di Giuseppe, ucciso a Cardito. Bimba ora senza famiglia

La sorellina di Giuseppe, ucciso dalla cieca furia del patrigno Tony Essobti, è stata dimessa dall’ospedale Santobono, dove era ricoverata dopo le botte ricevute. È stata sottoposta ad un intervento per lesioni al padiglione auricolare. E ora è senza genitori, cui è stata revocata la patria potestà: è affidata alle cure di una casa-famiglia.
A cura di Redazione Napoli
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La sorellina di Giuseppe, il bambino ucciso dal patrigno Tony Essobti Badre a Cardito (Napoli) è stata dimessa venerdì 7 febbraio dall'ospedale pediatrico Santobono del Vomero. La bimba era ricoverata lì a seguito delle percosse causate dal compagno della madre il 27 gennaio scorso. L'uomo, in un assurdo scatto di ira, picchiò i due bambini con schiaffi e calci, usando anche un manico di scopa. Arrestato dopo il fatto, giustificò il suo gesto dicendo che non ci aveva visto più dalla rabbia a causa. Al momento è in carcere, arresto confermato dal tribunale del Riesame.

La piccola è stata sottoposta ad un intervento chirurgico all'orecchio, dove aveva subito una lesione al padiglione auricolare. È ora affidata ad una casa famiglia, cioè ad un soggetto esterno, nominato tutore della piccola dal Tribunale dei minori. Il motivo? Alla madre, Valentina, e il padre naturale della bambina, Fabrizio Dorice, è stata tolta temporaneamente la patria podestà. Nei prossimi giorni i genitori dei bambini e lo stesso omicida potrebbero essere nuovamente ascoltati dagli inquirenti della procura di Napoli Nord che stanno cercando soprattutto di chiarire quanto accaduto nel lasso di tempo immediatamente successivo l'atto di cieca violenza contro i bimbi: i soccorsi furono allertati tempestivamente? Fu fatto di tutto per salvare la vita dei piccoli?

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