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Covid 19

Fase 2 in Campania, ok della Regione agli allenamenti degli atleti: ma solo a porte chiuse

Ordinanza della Regione: via libera in Campania agli allenamenti sportivi per gli atleti professionisti e non professionisti, ma solo in forma individuale e a porte chiuse. Bisognerà arrivare già in tenuta di allenamento negli impianti sportivi, mentre la raccomandazione è a non utilizzare gli spogliatoi e le docce dopo l’attività fisica, ma ad andare subito a casa.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Via libera della Regione Campania agli allenamenti sportivi per gli atleti professionisti e non, ma solo in forma individuale e a porte chiuse. Bisognerà arrivare già in tenuta di allenamento negli impianti sportivi, mentre la raccomandazione è a non utilizzare gli spogliatoi e le docce dopo l'attività fisica, ma ad andare subito a casa. Per i trasgressori sono previste pesanti sanzioni, da 400 a 3mila euro. Il governatore Vincenzo De Luca ha firmato ieri l'ordinanza numero 43 che autorizza la ripartenza delle esercitazioni per chi fa pratica sportiva, ma bisognerà rispettare anche all'interno delle palestre le normative sul distanziamento sociale di almeno 2 metri e il divieto di assembramento. Negli scorsi giorni, molti atleti campani avevano espresso la necessità di riprendere gli allenamenti, anche in vista delle competizioni internazionali che si prevede riprenderanno nei prossimi mesi. Ieri mattina, poi, è stata pubblicata la direttiva del ministero dell'Interno sul DPCM del 26 aprile relativo alla Fase 2, che ha chiarito proprio questa possibilità per gli atleti.

L'ordinanza della Regione Campania: ok agli allenamenti degli atleti

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Ecco cosa dice l'ordinanza 43 della Regione Campania pubblicata ieri. “A decorrere dal 4 maggio 2020 e fino al 17 maggio 2020, salvo eventuali ulteriori provvedimenti di adeguamento o aggiornamento sulla base della evoluzione della situazione epidemiologica, sono consentite, sul territorio regionale, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive anche non individuali, purché gli allenamenti siano effettuati in forma individuale e alle seguenti condizioni, da garantire a cura e spese della società o federazione di appartenenza”.

Le regole: distanziamento di 2 metri

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Tuttavia, anche all'interno delle palestre e delle piscine bisognerà rispettare regole precise. La ripresa degli allenamenti, infatti, è subordinata ad alcune condizioni. Dovrà avvenire, “Previo espletamento di test diagnostici sugli atleti al fine di accertare la negatività al Coronavirus. Disponibilità di spazi delimitati di allenamento ad uso esclusivo di ciascun atleta per tutta la sessione di allenamento, anche ricompresi in aree di più vasta estensione. Limitazione dell’uso degli spogliatoi ed altri spazi comuni secondo modalità idonee ad assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri”. “Con raccomandazione alle singole società e federazioni di disporre, ove necessario, che gli atleti accedano agli impianti già in tenuta di allenamento e rientrino a fine allenamento presso le proprie abitazioni, evitando l’uso di spogliatoi e docce presso l’impianto. Controllo medico con periodicità almeno settimanale sugli atleti. Adozione di adeguate misure igienico-sanitarie, secondo standard proposti dalle società o federazioni e assentiti dall’Unità di crisi regionale”.

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