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“Fate girare le foto di questa escort”, il ricatto con cui l’imprenditore soggiogava la ex

Un imprenditore edile di Afragola teneva soggiogata una ragazza con cui aveva avuto una relazione, minacciando di diffondere degli scatti intimi se lei non avesse avuto rapporti sessuali con lui e non gli avesse restituiti soldi e regali. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri dopo una serie di denunce sporte dalla donna.
A cura di Nico Falco
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"Se farò la brava per un anno non farai vedere le foto a nessuno, vero?". È tutto in questo messaggio il terrore di ritrovarsi da sola, con la vita distrutta, privata dei figli e abbandonata da tutti. La paura che tutti vedessero quegli scatti, che erano stati fatti in un momento in cui le cose tra loro andavano bene, e che ora erano diventati l'arma con cui la costringeva a fare tutto quello che voleva. Anche a sottostare a rapporti sessuali in macchina in una zona isolata, come una bambola sempre a disposizione per le "sue esigenze fisiche". Nemmeno le lacrime lo fermavano: lei era come una cosa di sua proprietà.

La storia è quella dell'imprenditore edile di Afragola che per mesi ha tenuto soggiogata una ragazza di qualche anno più giovane con cui aveva avuto una relazione; per lui sono scattate le manette questa mattina, dopo una serie di denunce, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri di Caivano con le accuse di stalking, estorsione e violenza sessuale aggravata.

Si erano conosciuti un un bar della provincia

Si erano conosciuti in un locale che frequentavano entrambi, in un comune dell'area nord di Napoli. Lei era separata e anche lui aveva detto di avere un matrimonio fallito alle spalle. Si era mostrato cortese, affettuoso, ma erano tutte bugie. In realtà lui era ancora sposato e, quando lei l'aveva scoperto, aveva cercato di troncare quella relazione. E lì erano cominciati i guai. Nel periodo in cui si erano frequentati, lui le aveva scattato delle fotografie che riprendevano lei in abiti succinti o entrambi durante i rapporti sessuali. Uno scherzo, diceva lui, un modo per giocare, per divertirsi insieme. Poi, però, erano cominciate le minacce.

Lui aveva ammesso di essere ancora sposato, e che voleva ricucire il rapporto con la moglie. Nel frattempo, però, doveva sfogare le sue "esigenze fisiche". E a questo ci avrebbe dovuto pensare lei. Almeno in quattro occasioni l'aveva costretta ad andare con lui in un luogo appartato e l'aveva stuprata mentre piangeva. Ma non si era fermato a questo. Voleva indietro prestiti e regali: i soldi e il cellulare che le aveva dato. Altrimenti, diceva, tutti avrebbero visto quelle fotografie. Lei si era convinta a denunciare quando lui le aveva detto che si sarebbe presentato a casa sua, dicendo tutto alla madre e ai figli.

Le minacce però non erano cessate. Lui aveva continuato a perseguitarla, a seguirla, a ricattarla. In una occasione aveva anche minacciato l'ex marito, mostrando davanti al figlio un plico e dicendo che dentro c'erano le fotografie che avrebbe diffuso in tutta la città se non gli fossero stati restituiti i soldi. Ed aveva inviato anche quegli scatti.  A lei, ai suoi colleghi, agli amici, all'ex marito. Con una didascalia: "Questa è una escort, fate girare".

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Giornalista professionista dal 2011, redattore di cronaca nera per Fanpage.it dal 2019. Precedentemente ho lavorato per i quotidiani Cronache di Napoli, Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino.
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